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Domanda d’oro a livelli record nei primi 3 mesi dell’anno

12 Maggio 2016 07:54
E’ boom di domanda di oro con una crescita a doppia cifra nel primo trimestre dell’anno. La domanda d’oro ha raggiunto quota 1.290 tonnellate nei primi 3 mesi dell’anno, un aumento del 21% anno su anno, pari al secondo miglior trimestre di sempre. In particolare si tratta del più grande aumento mai registrato. Tale incremento è stato guidato da enormi afflussi in Exchange traded funds (ETF) sull’oro alimentati dalle preoccupazioni sul mutevole contesto economico e finanziario globale e dalle politiche monetarie sempre più espansive attuate da Bank of Japan e Banca centrale europea (Bce). “Il settore degli investimenti è stato il traino dominante della domanda d’oro, contribuendo a spingere i prezzi fino al 17% nel corso del trimestre – sottolinea Alistair Hewitt, Head of Market Intelligence del World Gold Council – . Guardando avanti ci aspettiamo che l’incertezza dei mercati e le politiche monetarie non convenzionali continueranno a sostenere sia gli investimenti”.
Da inizio anno il prezzo dell’oro sono balzati di circa il 20% con quotazioni che a inizio maggio si erano spinte oltre quota 1.300 dollari l’oncia, livello che non vedeva dal gennaio 2015. 
Boom di afflussi sugli ETF 
Secondo quanto riportato dal rapporto pubblicato oggi dal World Gold Council (WCG) gli afflussi verso gli ETF legati al metallo giallo sono stati pari a 363,7 tonnellate, il livello più alto dal primo trimestre 2009 in scia al miglioramento della fiducia verso l’oro. “Tassi di interesse negativi, volatilità del mercato azionario e preoccupazioni per la crescita economica globale hanno contribuito alla recrudescenza della domanda”, rimarca il WGC. 
Le banche centrali sono rimaste forti acquirenti con l’acquisto 109 tonnellate nel trimestre. In termini di oro fisico, l’offerta è aumentata del 5% a 1.134,9 tonnellate grazie ad un aumento dell’8% della produzione mineraria. Il totale della domanda di lingotti e monete è leggermente salita (+1%). 
Scende invece la domanda di gioielli 
L’aumento dei prezzi ha invece depresso la domanda mondiale di gioielli (-19%) con India e Cina che hanno iniziato l’anno con richieste di gioielli in discesa proprio in virtù dell’aumento dei prezzi. “La domanda di gioielli ha subito un quarto difficile a causa di una persistente mancanza di fiducia dei consumatori in scia all’indebolimento dell’economia cinese e lo sciopero 42 giorni dai gioiellieri in India”, rimarca Alistair Hewitt. “Ma crediamo che la domanda indiana è stata semplicemente posticipata – aggiunge l’esperto del WGC – con l’acquisto destinato ad aumentare per Akshaya Tritiya e la stagione dei matrimoni“.