La disoccupazione Usa vola ai massimi dal 2003, le Borse allargano le perdite
Un’emorragia di posti di lavoro dal settore manifatturiero e in particolare dal settore dell’auto ha portato il tasso di disoccupazione statunitese a un livello che non toccava dal settembre 2003: il 6,1%. A luglio il tasso si era attestato al 5,7% dopo essere già cresciuto dal 5,5% di giugno.
Nel mese di agosto gli Stati Uniti hanno perso 84mila posti di lavoro, ai quali si devono però sommare i 54mila della revisione al ribasso dei dati di giugno e luglio. Quello di agosto è l’ottavo calo mensile consecutivo.
Ieri i dati settimanali sulle richieste di sussidi alla disoccupazione avevano portato la media delle ultime quattro settimane a 444mila unità, ossia molto al di sopra di quella quota 400mila che secondo alcuni analisti rappresenterebbe l’anticamera della recessione. E ancora le richieste continuative, ossia il numero di americani che complessivamente ha fatto domanda di sussidio nell’ultima settimana, sono salite a 3,44 milioni.