Disney annuncia 7.000 tagli e maxi taglio costi
Anche Disney licenzia. Il colosso dei media ha annunciato un taglio di 7.000 posti di lavoro e un piano per ridurre i costi di 5,5 miliardi di dollari.
Il colosso dell’intrattenimento ha annunciato anche un piano per ristrutturare l’organizzazione in tre segmenti di business principali: Disney Entertainment, ESPN e Disney Parks, Experiences and Products.
Disney licenzia: le parole dell’AD Iger
“Ridurremo la nostra forza lavoro di circa 7.000 unità”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Disney Bob Iger nella call indetta per commentare i conti del quarto trimestre del 2022, che si sono confermati migliori delle attese.
“Sebbene ciò sia necessario per affrontare le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi, non prendo questa decisione alla leggera. Ho un enorme rispetto e apprezzamento per il talento e la dedizione dei nostri dipendenti in tutto il mondo, e sono consapevole dell’impatto personale di questi cambiamenti”.
Le azioni Disney sono salite fino all’8% dopo i commenti di Iger sui tagli al personale e sulla riduzione dei costi, per poi ridurre i guadagni, confermando comunque la spinta rialzista.
Disney ha annunciato di aver concluso il suo primo trimestre fiscale con un eps a 99 centesimi su base adjusted, rispetto ai 78 centesimi per azione attesi dal consensus degli analisti, mentre il fatturato è ammontato a $23,51 miliardi, livello superiore ai $23.37 miliardi.
Il totale degli abbonati a Disney+ si è attestato a 161,8 milioni di unità.
Il recente aumento dei prezzi dei servizi streaming di Disney+ si è tradotto in una perdita di 2,4 milioni di abbonati, durante il trimestre, livello inferiore alla perdita attesa superiore a 3 milioni di abbonati.
Gli abbonati a Disney+ hanno registrato un leggero calo anche a causa dell’assenza del torneo di cricket Indian Premier League sulla piattaforma indiana di streaming Disney+ Hotstar.
Le perdite nel settore dello streaming si sono ridotte comunque a 1,1 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale, a fronte di una perdita di 1,5 miliardi di dollari del quarto trimestre fiscale, grazie al supporto pubblicitario di Disney e ai recenti aumenti di prezzo che hanno contribuito a ridurre le perdite.
L’AD Iger ha dichiarato che la nuova organizzazione strategica “si tradurrà in un approccio coordinato e semplificato più efficace dal punto di vista dei costi”.
Bob Iger ha aggiunto inoltre che Disney è impegnata a “gestire le attività in modo più efficiente, soprattutto in un contesto economico difficile”.
Alan Bergman e Dana Walden saranno i co-presidenti di Disney Entertainment, che comprenderà l’intero portafoglio di attività di media e contenuti di intrattenimento dell’azienda a livello globale, compreso lo streaming.
Jimmy Pitaro continuerà a ricoprire il ruolo di Presidente di ESPN, che includerà ESPN Networks, ESPN+ e i suoi canali sportivi internazionali, mentre Josh D’Amaro continuerà a essere Presidente di Disney Parks, Experiences and Products.
Iger ha dichiarato che Disney+ è sulla buona strada per raggiungere la redditività entro la fine dell’anno fiscale 2024.