Deutsche Bank rilancia unità tesoreria per ottimizzare gestione cash e combattere tassi negativi Bce
Deutsche Bank è al lavoro per rilanciare la sua divisione di tesoreria, che si occupa della raccolta di finanziamenti e che gestisce le riserve di liquidità della banca. Obiettivo: ottimizzare la gestione delle riserve di cash per contrastare le conseguenze dei tassi negativi, il fenomeno creato dalla Bce di Mario Draghi che ha spinto ad agire lo stesso Lander della Baviera.
A riportare l’ultima novità che interessa la prima banca tedesca è stato il Financial Times, che ha intervistato il tesoriere di Deutsche Bank, Dixit Joshi.
Joshi ha spiegato la decisione dell’istituto di convogliare tutte le sue operazioni di tesoreria e di investimenti in un team unico, che sarà gestito da Francois Jourdain, ex Barclays ed ex Bank of England.
Le riserve di liquidità presenti nei forzieri del colosso sono pari a 246 miliardi di euro, e comprendono sia contante che strumenti finanziari di liquidità simile come bond sovrani: un ammontare di 30 miliardi di questo tesoretto è stato già identificato da DB come bacino a cui attingere per lanciare investimenti in asset che presentano rendimenti più alti.
“Quello che stiamo cercando di fare è compensare il freno rappresentato dal parcheggiare cash presso banca centrale in un contesto di tassi negativi, per acquistare per esempio bond che rendano più del cash”, ha detto Joshi.
Di fatto, l’introduzione dei tassi negativi da parte della Bce (con tassi sui depositi abbassati fino a -0,40% che, secondo gli analisti, potrebbero essere ulteriormente tagliati nella prossima e imminente riunione di settembre), comporta che tutte le banche dell’Eurozona paghino per depositare i loro cash presso la banca centrale europea. Un costo che Mario Draghi ha deciso di imporre agli istituti per scoraggiarli dal parcheggiare somme presso l’Eurotower, e per incentivarli piuttosto a erogare credito a famiglie e imprese.
Stando a quanto riportato dall’FT, alla base del rilancio della divisione di tesoreria c’è anche l’intenzione della banca di investire parte del cash in eccesso di cui dispone anche in asset caratterizzati da una scadenza più lunga, che rendano tra i 100 e i 120 punti base in più rispetto ai rendimenti che gli asset attuali le assicurano.
L’asset “potrebbe essere per esempio uno strumento garantito da asset (ABS-asset backed security). Quello di cui sto parlando è quello che una qualsiasi tesoreria di una grande banca, importante a livello globale, fa già di routine, nel momento in cui dispiega la propria liquidità core. Iniziamo praticamente a fare quello che dovremmo fare: ottimizzare la liquidità, gestendo allo stesso tempo le risorse in modo sicuro ed esauriente”.
L’articolo dell’Ft segnala che, riallocando in modo più efficiente le proprie riserve e assicurandosi dunque un maggior equilibrio tra cash e strumenti finannziari di cui dispone, Deutsche prevede di poter aggiungere al proprio giro d’affari una somma di 300 milioni di euro l’anno. “Gestiamo già ogni giorni cash significativi, dunque la parola chiave è ottimizzare. Gestendo in modo più aggressivo e più attivo il bilancio abbiamo già ridotto il nostro fabbisogno finanziario per quest’anno”.
Negli ultimi giorni, ha destato interesse la proposta della Baviera, inoltrata a Berlino, volta a far dichiarare fuori legge in Germania l’imposizione di tassi negativi a danno dei clienti retail delle banche.
Tornando a Deutsche Bank, non si può negare il fatto che la banca ce la sta mettendo tutta per risollevare la propria redditività, con scelte dolorose soprattutto per i suoi dipendenti, se si considera che il piano monstre da 7,4 miliardi di euro, che prevede ben il taglio della sua forza lavoro di 18.000 unità, a livello globale.