Dazi diventano arma contro immigrazione. Schiaffo shock Trump contro Messico ‘evento da Cigno Nero’
“Questo è un evento da Cigno Nero”: così Mark Cudmore, managing editor di Bloomberg Markets, commenta l’ultimo annuncio shock di Donald Trump, arrivato come di consueto tramite un post su Twitter. Target da colpire: il Messico. Il presidente americano ha reso noto che, a partire dal prossimo 10 giugno, gli Stati Uniti imporranno tariffe del 5% su tutti i prodotti messicani che approdano nel territorio americano. Il motivo? L’immigrazione clandestina.
I dazi doganali diventano di fatto l’arma con cui Trump spera di costringere il Messico a fermare i flussi migratori che si riversano nella sua America First.
I mercati non la prendono affatto bene: prime vittime sono i titoli del settore auto giapponesi, con ribassi che superano anche il 6%.
L’annuncio è inatteso e proprio la sua natura di imprevedibilità, secondo Cudmore di Bloomberg, lo rende un evento classificabile come Black Swan, Cigno nero.
“La notizia sui dazi contro il Messico è molto peggio di quanto la stessa reazione iniziale dei mercati stia lasciando presagire”. L’esperto si riferisce al timing, che “è quasi immediato”. Annunciando che le tariffe saranno operative già dal prossimo 10 giugno, Trump non dà alle aziende neanche il tempo sufficiente di prepararsi al peggio. Il 10 giugno è praticamente tra una decina di giorni.
Tra l’altro, giusto per avere un’idea delle relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e il Messico, Cudmore ricorda che “gli Usa hanno importato prodotti dal Messico, nel corso del 2018, per un valore di quasi $350 miliardi”.
La notizia non promette nulla di buono non solo per le relazioni commerciali e per l’economia, ma anche per Wall Street, che ha già pagato duramente l’escalation della guerra commerciale Usa-Cina (escalation che si è arricchita nelle ultime ore di novità sull’arma delle terre rare e su Huawei): basti pensare che l’indice S&P 500 si appresta a concludere il mese di maggio in flessione di oltre -6%.
“Ciò che rende il quadro peggiore – spiega Cudmore – è che molti trader stavano sperando nella possibilità che Trump ricorresse a un tono più conciliante, a causa delle flessioni dell’azionario Usa”. E invece no.
“Per i mercati si tratta di un evento da Cigno Nero e i trader neanche lo stanno scontando a pieno. Forse sperano che ci sia un errore o che alle parole non seguino i fatti”.
Di seguito l’annuncio via tweet di Trump contro il Messico:
On June 10th, the United States will impose a 5% Tariff on all goods coming into our Country from Mexico, until such time as illegal migrants coming through Mexico, and into our Country, STOP. The Tariff will gradually increase until the Illegal Immigration problem is remedied,..
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 30, 2019
C’è poi anche chi teme che l’annuncio di Trump faccia saltare in aria il nuovo accordo Nafta. Non per niente alla notizia sono seguiti non solo gli smobilizzi sul peso messicano, ma anche sul dollaro canadese.
In particolare, il peso messicano è scivolato fino a -1,8% a 19,5950 per dollaro, al minimo degli ultimi tre mesi, ovvero dallo scorso 8 marzo. Il cambio dollaro Usa-dollaro canadese sale dello 0,31% circa, a CAD 1,3542.