Da Toy Boy a mago negli investimenti in startup di successo, il ricco portafoglio di Ashton Kutcker
Uber, Skype, Spotify, interest, Shazam Warby Parker e Houzz sono solo alcuni degli investimenti che nel corso degli anni ha fatto Ashton Kutcher, classe 1978, attore di Hollywood che tra gli altri ha interpretato Steve Jobs nell’omonimo film e che è diventato negli ultimi anni un venture capitalist di successo.
Kutcher e la passione per il mondo tech e non solo
Kutcher, ex di Demi Moore e protagonista del film Toy Boy, ha investito in oltre 60 startup tramite l’azienda di venture capital A-Grade Investiments, di cui è co-fondatore insieme a Ron Burkle e Guy Oseary. Da attore di Hollywood, Ashton Kutcher è oggi un famoso investitore fortemente attratto dalle tecnologie. Nel suo giro d’affari troviamo gli scooter elettrici Bird’s, alle app Calm’s Series A e Modern Fertility. Ad ad aprile 2012 Kutcher ha finanziato SocialCam, piattaforma per acquisire e condividere video su Android, cresciuta velocemente fino a 50 milioni di utenti e poi acquistata da AutoDesk per 60 milioni di dollari meno di 3 mesi più tardi. L’attore è co-fondatore di Katalyst, media company attiva nella creazione di contenuti originali per media digitali, televisione e film ed è affascinato anche dal mondo delle criptovalute, investendo in Ripple.
Cosa cerca nelle startup
Sempre alla ricerca di start up di successo, Kutcher è stato tra i cacciatori di talenti del programma televisivo Shark Tank e dal blog Atrium ha spiegato cosa serve ad uno startupper per suscitare il suo interesse. “Peso gli investimenti in base a due fattori: il ritorno e la felicità (….) Il capitale avrà un potenziale di 6-10 volte i guadagni in 5, 8, 10 anni? In caso contrario, non sprecherò tempo e soldi.
La felicità, secondo Kutcher, si spiega nel fatto per cui “se siamo felici di fare il lavoro che stiamo facendo per conto di una certa società e relativamente sicuri di poter ritornare i nostri soldi, allora significa che è un investimento che vale la pena fare”. Cosa cerca negli imprenditori? “Non ho una formula magica – continua l’attore – ma ci sono quattro fattori importanti che devo valutare e sono: competenza, grinta, scopo e carismo. Il lavoro dell’investitore va ben oltre il dare denaro ad una società. Si tratta di nutrire un’azienda con competenza, intelligenza e connettività”.