Da Andrea Pignataro ai “cripto-imprenditori”: la scalata dei più ricchi d’Italia, secondo la classifica Forbes
Giovanni Ferrero, il patron della omonima azienda dolciaria piemontese, si conferma il più ricco tra i 73 miliardari italiani secondo la classifica annuale stilata da Forbes, con un patrimonio di 43,8 miliardi di dollari, la 26esima persona più ricca al mondo e la quarta in Ue. Ma se quello il nome di Ferrero in classifica rapppresenta una conferma, quest’anno emergono nomi che per la prima volta fanno il loro ingresso nella prestigiosa classifica di Forbes. E, novità assoluta, il loro patrimonio guarda al mondo cripto.
Gli italiani più ricchi con alcuni nomi in arrivo dalle “cripto”: ecco chi sono
Proprio alle spalle di Ferrero, al secondo posto dei più ricchi italiani si piazza Andrea Pignataro, il fondatore di Ion Group, ex trader di Salomon Brothers. Al quarto posto troviamo Giancarlo Devasini, direttore finanziario e principale azionista di Tether. Vediamo chi sono.
Andrea Pignataro
Definito il “Bloomberg bolognese”, 53 anni, Andrea Pignataro si piazza al secondo posto della classifica Forbes sui 73 miliardari italiani più ricchi del 2024, con un patrimonio di 27,5 miliardi di dollari.
Fondatore e CEO di ION Group, una società di dati finanziari e tecnologia con sede a Londra, Pignataro è nato in Italia dove ha fondato l’azienda nel 1998 mentre lavorava come trader presso Salomon Brothers che all’epoca rappresentava una delle principali banche d’affari di Wall Street, tra le più redditizie durante gli anni ’80 e ’90.
Nel 2023 ION Group aveva un patrimonio netto di 27 miliardi di dollari e possiede aziende che vanno dalla piattaforma di mercati finanziari Dealogic al gruppo di software di trading Fidessa. Il gruppo è organizzato in cinque divisioni principali: mercati, analisi, core banking, aziende e informazioni sul credito.
Nelle ultime settimane il nome di Pignataro è circolato in merito all’affaire Prelios. Lo scorso agosto l’annuncio dell’accordo tra Ion e il fondo Davidson Kempner per la cessione a Pignataro della società presieduta da Fabrizio Palenzona ma in seguito, ottenuto il via libera dell’Antitrust, a ostacolare l’operazione il governo che ha deciso di valutare la possibilità di esercitare i poteri previsti della norme sul “golden power”.
Nel patrimonio di Pignataro anche una collezione di ville e hotel di lusso sull’isola di Canouan a St. Vincent e Grenadine.
Giancarlo Devasini
Al quarto posto della classifica Forbes dei soli italiani, c’è Giancarlo Devasini con un patrimonio di 9,2 miliardi di dollari. Nato a Torino, in precedenza chirurgo plastico, si è poi dedicato al mondo della finanza, Devasini è il direttore finanziario, di Tether, l’emittente di criptovalute stablecoin. Sostenuta da tassi di interesse più elevati, Tether ha generato profitti per 6,2 miliardi di dollari nel 2023 dagli interessi generati sulle garanzie dei clienti. Devasini possiede una partecipazione stimata del 47% in Tether.
Paolo Ardoino
Nella classifica Forbes dei paperoni italiani, rimanendo nell’ambiente cripto, troviamo al 26esimo posto, con un patrimonio di 3,9 miliardi, Paolo Ardoino. Amministratore delegato di Tether, Ardoino è CEO della società di criptovaluta Tether.
Ha lavorato come programmatore di computer prima di unirsi alla società sorella di Tether, Bitfinex, come sviluppatore di software senior nel 2014. Ardoino possiede una quota stimata del 20% nell’azienda.
Chi sono gli uomini più ricchi di Italia secondo la classifica Forbes
Quest’anno nella classifica Forbes , si contano ben 73 miliardari italiani, quattro in più di un anno fa, con un patrimonio totale che per la prima volta sfonda il tetto dei 300 miliardi di dollari e arriva a 301,3, contro i 215,6 di un anno fa. Vediamo nel dettaglio chi sono i primi dieci miliardari in classifica.
Giovanni Ferrero
Con un patrimonio di 43,8 miliardi, Ferrero è presidente esecutivo dell’omonima azienda dolciaria della sua famiglia, che ha registrato vendite per 18 miliardi di dollari nel 2023.
L’azienda è conosciuta soprattutto per la sua iconica crema spalmabile Nutella ma anche per i cioccolatini Kinder e le mentine Tic Tac. Giovanni è stato co-CEO insieme a suo fratello Pietro, morto nel 2011.
Nel 2017 si è dimesso dalla carica di amministratore delegato, ma è rimasto presidente esecutivo per concentrarsi sulla strategia aziendale.
Andrea Pignataro
Al secondo posto, Pignataro, Fondatore e CEO di ION Group, con un patrimonio di 27,5 miliardi.
Giorgio Armani
Considerato nel mondo della moda una e propria leggenda vivente, Giorgio Armani ha mosso i primi passi disegnando abiti per Nino Cerruti. A metà degli anni ’70 con l’aiuto del suo socio, Sergio Galeotti, lanciò la sua linea. Da lì in poi una storia di successi che l’ha portato negli anni entrare in diversi ambiti, oltre a quello dell’abbiamento. Tra cui quello dei profumi e make up ma anche dell’abbigliamento sportivo, oltre che nel design di interni, nel settore immobiliare, e settore della ristorazione e degli hotel.
Nella classifica Forbes è al terzo posto con un patrimonio di 11,3 miliardi di dollari.
Giancarlo Devasini
Al quarto posto Devasini con un patrimonio di 9,2 miliardi.
Piero Ferrari
Al quinto posto, con un patrimonio di 8,6 miliardi, Piero Ferrari (figlio del fondatore Enzo) è vicepresidente e proprietario del 10% della società di auto di lusso Ferrari.
Massimiliana Landini Aleotti e famiglia
La prima donna a comparire nella classifica Forbes, al sesto posto con un patrimonio di 7,6 miliardi, Massimiliana Landini Aleotti con i suoi tre figli che hanno ereditato il colosso farmaceutico Menarini dal marito, Alberto Aleotti scomparso nel 2014. Alberto ha trasformato Menarini in una delle aziende farmaceutiche leader in Italia, con 16 siti produttivi in tutto il mondo e oltre 17.000 dipendenti. L’azienda a conduzione familiare ha un fatturato annuo di oltre 4 miliardi di dollari.
Sergio Stevanato e famiglia
Al settimo posto con un patrimonio di 7 miliardi, Sergio Stevanato è presidente emerito di Stevanato Group, azienda di imballaggi medicali con sede a Piombino Dese. Fondata dal padre Giovanni nel 1949, l’azienda è oggi gestita dai figli Franco e Marco, che ricoprono rispettivamente il ruolo di presidente e vicepresidente. Stevanato Group si è quotato alla Borsa di New York nel 2021.
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada
All’ottavo posto, con un patrimonio di 6,4 miliardi, Patrizio Bertelli è presidente ed ex co-amministratore delegato dell’impero della moda Prada insieme alla moglie Miuccia Prada, il cui nonno fondò l’azienda nel 1913. Conobbe Miuccia nel 1977, lo stesso anno in cui lei e i fratelli Alberto e Marina ereditarono l’attività. Bertelli e Prada hanno quotato l’azienda a Hong Kong nel 2011.
Gianfelice e Paolo Rocca
Con un patrimonio per entrambi di 5,6 miliardi, Gianfelice Rocca, con il fratello miliardario Paolo, supervisiona il Gruppo Techint, il conglomerato globale fondato dal nonno, l’industriale Agostino Rocca. Agostino contribuì a costruire l’industria siderurgica italiana negli anni ’30, poi lanciò il Gruppo Techint in Argentina nel 1945.
Le sue aziende operano nella produzione di acciaio, progetti di ingegneria e costruzione, nel settore minerario, nel settore petrolifero e del gas e nel settore ospedaliero e sanitario italiano.
Complessivamente il Gruppo Techint realizza oltre 22 miliardi di dollari di vendite annuali e impiega circa 52.000 persone a livello globale. Paolo, che è l’amministratore delegato, risiede in Argentina; Gianfelice è a capo dell’azienda sanitaria del gruppo, Humanitas, dall’Italia.