Azimut: a 20 anni da debutto a Piazza Affari annuncia spin off per nuova fintech quotata in Borsa
Rivoluzione Azimut Holding: nel ventesimo anno dalla sua quotazione, il gruppo indipendente attivo a livello globale nei settori dell’Asset Management, del Wealth Management, dell’Investment Banking e del Fintech, ha annunciato un piano per creare una “nuova fintech bank quotata” in Borsa, attraverso uno spin off parziale della Rete di Consulenti Finanziari in Italia.
L’annuncio è arrivato in occasione della odierna riunione annuale del gruppo che vede coinvolti i circa 2000 aderenti al patto di sindacato.
- Azimut: piano spin off per quotare nuova fintech entro 6-9 mesi
- “In primi 5 anni raccolta risparmio gestito tra 16 e 19 miliardi di euro”
- Azimut Holding: cosa succede post spin off
- Il presidente Giuliani: al terzo posto Ftse Mib come creazione valore
- Azimut, il ceo: in 10 anni triplicata quota mercato Consulenti Finanziari
Azimut: piano spin off per quotare nuova fintech entro 6-9 mesi
Il cda della società quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari, leader in Italia e presente in 18 Paesi nel mondo, ha deliberato il progetto di spin off con l’obiettivo di quotare entro l’arco dei prossimi 6-9 mesi una “nuova banca digitale”, che nascerà con lo scorporo di una parte della Rete Italiana di Consulenti Finanziari dal gruppo.
Il piano, che per concretizzarsi dovrà ricevere l’ok delle Autorità di Vigilanza, si tradurrà praticamente nella nascita di una “nuova realtà” – come recita il comunicatto del gruppo ‘principale società di gestione del risparmio indipendente in Italia’ – che sarà”indipendente dal Gruppo Azimut”, che “potrà includere nell’azionariato anche partner bancari/finanziari e avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferimento circa 1000 Consulenti Finanziari”.
La nuova fintech bank quotata in Borsa, si legge ancora, “sarà caratterizzata da un forte orientamento alla crescita”.
Il piano di Azimut Holding prevede l’assegnazione, nell’arco di cinque anni, del 10% del capitale sociale di questa nuova fintech (dunque del 2% l’anno) “ai Consulenti Finanziari già in struttura e a quelli che entreranno nella nuova realtà dal mercato”.
In questo modo, verrà praticamente ricostruito “il modello fondato sulla partnership e sulla partecipazione dei Consulenti Finanziari all’azionariato, che ha caratterizzato Azimut nei suoi 34 anni di storia”.
Uuna volta ottenuto il via libera delle Autorità e avviata l’attività, la nuova fintech quotata in Borsa si porrà l’obiettivo di “raddoppiare in cinque anni gli utili e le masse gestite/amministrate, in condizioni di mercato normali, in linea con quanto sempre realizzato dal Gruppo Azimut nei precedenti piani industriali”.
“In primi 5 anni raccolta risparmio gestito tra 16 e 19 miliardi di euro”
A tal proposito, Azimut Holding ha annunciato alcuni target finanziari della società che nascerà con lo spin off.
In particolare “nei primi 5 anni, la raccolta di risparmio gestito, assicurativo, advisory e amministrata è prevista tra i 16 e i 19 miliardi di euro“, mentre “la crescita della liquidità e dei conti correnti” è stimata “tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro”.
Il progetto prevede anche l’inserimento di 500 nuovi professionisti dal mercato entro il 2029, tra cui “Wealth Manager, Private Banker e Consulenti Finanziari anche grazie alla possibilità di poter partecipare al capitale della società”.
Al fine di supportare e valorizzare l’attività dei Consulenti Finanziari e diversificare le fonti di crescita e di ricavi, la nuova fintech bank avrà una partecipazione nel capitale di Azimut Marketplace, la piattaforma digitale di servizi alle PMI che in poco più di 2 anni ha già raggiunto 11.500 clienti aziende supportandole nella loro crescita. Inoltre, sono in fase di studio due nuove iniziative relative al lancio di una rete distributiva di Consulenti Finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office in Italia focalizzato sulla clientela Ultra High Net Worth.
Ancora, “la nuova realtà avrà un imprinting fortemente tecnologico al servizio dei Consulenti Finanziari mettendo a disposizione dei propri clienti una delle più moderne piattaforme digitali”.
La fintech bank, inoltre, “valorizzerà le expertise del management nella gestione di reti di Consulenti Finanziari, della piattaforma di prodotti di public e private market gestiti dal Global Team di Azimut e del modello di Multi Family Office dedicato alla clientela di fascia alta”.
Azimut Holding ha reso noto che con l’operazione si amplia “la value proposition per tutti i clienti del Gruppo Azimut in Italia sia lato retail/affluent che lato private”.
Azimut Holding: cosa succede post spin off
Secondo il gruppo attivo nel risparmio gestito, il piano si tradurrà inoltre nella creazione di “un valore significativo per gli attuali azionisti di Azimut Holding attraverso lo spin-off e la quotazione della nuova banca digitale e ulteriori opportunità di crescita futura”.
Dal canto suo, post spin off, Azimut Holding rimarrà indipendente e quotata in borsa, con Timone Fiduciaria che manterrà il ruolo di azionista di riferimento.
“Azimut Holding, che continuerà ad operare senza una licenza bancaria, proseguirà la sua strategia di crescita secondo l’attuale modello di business del Gruppo”, si legge nella nota, che precisa come il business model includa “le attività di distribuzione in Italia (con circa 850 Consulenti Finanziari), l’intera piattaforma globale di asset management (mercati pubblici e privati), la partnership con UniCredit, tutto il perimetro internazionale e tutte le altre attività di Fintech e Corporate Investment Banking”.
Attesa a questo punto per il nuovo piano strategico 2025-2029 che verrà presentato da Azimut Holding nei prossimi mesi, e che continuerà a ispirarsi alla “crescita dei ricavi”, alla “efficienza operativa” e a una “ulteriore creazione di valore per gli azionisti”.
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Il presidente Giuliani: al terzo posto Ftse Mib come creazione valore
Così ha commentato le novità Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo Azimut:
“In occasione dei 20 anni dalla quotazione di Azimut Holding siamo onorati di occupare il terzo posto come creazione di valore tra tutti i titoli dell’indice FTSE MIB”.
Di fatto, ha messo in evidenza Giuliani riferendosi all’ottima performance del titolo Azimut a Piazza Affari, “un azionista che avesse investito all’atto della quotazione nella nostra società avrebbe visto il suo investimento moltiplicarsi per circa 15 volte”.
Una realtà, questa, testimoniata dai guadagni realizzati da quei “Consulenti Finanziari che avevano oltre 100.000 euro investiti in azioni alla quotazione” e che “oggi hanno circa 1,5 milioni di euro”.
Nello spiegare il piano di spin off che porterà alla creazione di una nuova banca digitale, Giuliani ha spiegato che “la cessione al mercato di una parte della rete di CF in Italia tramite spin off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società.”
Messi in evidenza “i lusinghieri risultati ottenuti fino ad oggi per i clienti (circa 1% annuo in più della media di mercato da circa 30 anni) e per gli azionisti (100 euro investiti alla quotazione hanno generato circa 70 euro all’anno per 20 anni – totale 1500 euro – tra dividendi pagati e crescita del valore dell’azione)”.
Azimut, il ceo: in 10 anni triplicata quota mercato Consulenti Finanziari
Occhio anche alle dichiarazioni del numero uno, l’amministratore delegato di Azimut Holding Paolo Martini, che ha ricordato che “negli ultimi 10 anni le reti di Consulenti Finanziari hanno visto triplicare la quota di mercato oggi vicina al 18%”.
Martini ha sottolineato che “come industria abbiamo ancora un grande spazio di crescita e con la nuova banca digitale al servizio di clienti e consulenti vogliamo cogliere appieno questo trend con l’obiettivo di diventare tra i leader di mercato in Italia”.
“Una volta completato il disegno strategico con la scelta dei partner finanziari/bancari e successivamente all’ottenimento delle autorizzazioni dalle competenti autorità di vigilanza – ha detto ancora il ceo – uniremo l’esperienza di 34 anni di successi di Azimut con i servizi e i prodotti per la clientela retail e private di una Fintech Bank”.
“La nuova iniziativa sarà fortemente orientata alla crescita con l’obiettivo di raddoppiare in 5 anni, in condizioni di mercato normali, masse e utili e inserire 500 tra consulenti e private banker – ha concluso l’AD di Azimut Paolo Martini – I Consulenti Finanziari del Gruppo che parteciperanno alla nuova iniziativa e quelli che ci raggiungeranno dal mercato avranno la possibilità di partecipare al capitale grazie all’assegnazione del 2% all’anno di azioni (10% in 5 anni). Questa iniziativa, unica nel suo genere sul mercato, valorizza il principio di partnership e promuove un allineamento degli obiettivi a lungo termine tra azienda, consulenti e i clienti, rafforzando così le fondamenta per una crescita condivisa e sostenibile”.