Notizie Notizie Mondo Crisi: Jp Morgan salva Bear Stearns, la Fed taglia a sorpresa il tasso di sconto

Crisi: Jp Morgan salva Bear Stearns, la Fed taglia a sorpresa il tasso di sconto

17 Marzo 2008 07:14

Nottata di forti scosse sul fronte della crisi del credito. Come da attese circolate per tutto il week-end Jp Morgan Chase ha annunciato l’acquisizione della banca d’affari newyorkese Bear Stearns, mentre molto più inaspettatamente la Federal Reserve ha deciso un taglio straordinario del tasso di sconto.


 


Bear Stearns, incappata in una pesantissima crisi di liquidità che l’ha posta sul limite del fallimento, verrà acquisita da Jp Morgan per 236,2 milioni di dollari, ossia 2 dollari per azione. Venerdì scorso il titolo della quinta maggiore banca d’affari di Wall Street aveva perso il 47,3% dopo l’ammissione da parte del ceo di una significativa contrazione della liquidità avvenuta nelle 24 ore precedenti e dopo che la banca aveva annunciato di aver ricevuto finanziamenti d’emergenza da parte della stessa Jp Morgan e della Federal Reserve Bank di New York, chiarendo che nel corso del fine settimana sarebbe stato cercato un accordo “permanente”. Era però stata l’ultima ammissione dopo una serie di voci circolate già nei giorni precedenti che avevano ulteriormente fatto scivolare le quotazioni. Ad agosto inoltre Bear Stearns era stata la prima banca a denunciare problemi in due suoi hedge fund a causa della crisi dei subprime. I 2 dollari che saranno corrisposti da Jp Morgan in uno scambio carta contro carta si confrontano così con i 170 dollari del massimo che il titolo aveva toccato nel corso del 2007, oltre che con i 30,85 dollari della chiusura di venerdì.


 


La Fed ha invece limato il tasso di sconto dal 3,5 al 3,25% a poche ore dal meeting che si concluderà con la decisione di politica monetaria che verrà ufficializzata domani alle 19.15. Non si tratta però dell’unica azione intrapresa dalla banca centrale americana, che metterà a disposizione anche una nuova linea di sconto destinata ai primary dealer, allargando anche la base dei possibili prenditori di mezzi. La decisione del taglio è stata motivata con la necessità di garantire l’incremento della liquidità sui mercati.


 


Le Borse non hanno però risposto con entusiasmo all’iniziativa della Fed, anzi. Tokyo ha chiuso in calo del 3,7%, scendendo sotto i 12mila punti, male anche le altre piazze asiatiche. Fortissimo invece l’effetto sul mercato valutario, dove l’euro è arrivato a toccare il nuovo record storico di 1,5904 contro il biglietto verde.