Bear Stearns a corto di liquidità, arrivano in soccorso Jp Morgan e Fed
Liquidità al lumicino per Bear Stearns che corre ai ripari con un finanziamento ponte concesso da Jp Morgan in attesa di raggiungere un accordo di più larga portata che assicuri finanziamenti più duraturi alla banca. Una cruda ammissione di crisi profonda dopo che nei giorni scorsi i rumors avevano scosso più volte il titolo nonostante le smentite di circostanza arrivate dal quartier generale di New York. Bear Stearns ha ora ammesso che nelle ultime 24 ore la situazione della liquidità è “significativamente” peggiorata dopo che nei giorni scorsi aveva smentito di avere problemi di liquidità. In soccorso è arrivato l’accordo con Jp Morgan per ottenere finanziamenti “secured loan facility” per ottenere la liquidità necessaria per un periodo di 28 giorni. Inoltre, Bear Stearns sta valutando con Jp Morgan per un ultariore accordo in modo da avere finanziamenti permanenti o trovare “soluzioni alternative”. A coadiuvare Jp Morgan nell’operazione di finanziamento di Bear Stearns c’è anche la Federal Reserve. Jp Morgan ha rimarcato che in tal maniera ritiene che la transazione non esporrà i suoi azionisti ad alcun rischio materiale.
Il board della Federal Reserve ha approvato all’unanimità l’accordo tra Jp Morgan e Bear Stearns. La banca centrale americana ha inoltre rimarcato che sta monitorando l’andamento del mercato e continuerà a provvedere all’immissione della liquidità necessaria per il funzionamento ordinario del sistema finanziario.
I mercati, ben intonati dopo il dato sull’inflazione Usa migliore del previsto, hanno reagito male all’ammissione di difficoltà di Bear Stearn con Wall Street che ha invertito subito rotta dopo un avvio in rialzo e gli indici europei passati in rosso con uno scossone nell’ordine dei 3 punti percentuali rispetto ai massimi toccati dopo l’uscita del dato sull’inflazione. A Wall Street Bear Stearns è arrivata a cedere oltre il 50% sotto quota 29 dollari per poi attestarsi a quota 35,71 (-37,3%).