Notizie Notizie Italia Crisi governo, Deutsche Welle: ‘Per Ue caos Italia peggio di Brexit con doom loop e rischio minibot’

Crisi governo, Deutsche Welle: ‘Per Ue caos Italia peggio di Brexit con doom loop e rischio minibot’

20 Agosto 2019 12:08

Per l’emittente tedesca Deutsche Welle, se è vero che la Brexit e le varie dichiarazioni forti di Boris Johnson stanno monopolizzando la stampa mondiale, è altrettanto vero che le ripercussioni che l’uscita del Regno Unito dal blocco europeo avrebbe sull’economia Ue sarebbero ben poca cosa rispetto a quelle che verrebbero prodotte da una eventuale crisi italiana.

Nel giorno in cui il premier Giuseppe Conte riferirà al Senato (manca appena qualche ora), e la stampa italiana suona le campane a morto per il governo M5S-Lega (con Repubblica che sentenzia in prima pagina: “Fine di un governo ‘bellissimo’, vale la pena di riprendere un articolo pubblicato sul sito dell’emittente pubblica tedesca.

Questo mentre, secondo alcuni rumor, Conte dovrebbe pronunciare un discorso contro il leader della Lega Matteo Salvini e rassegnare le dimissioni. I rumor tuttavia sono tanti e diversi.

Vengono contemplati anche i diversi scenari che potrebbero presentarsi: in caso di mancate dimissioni del premier Conte, per esempio, in aula potrebbe essere presentata la mozione di sfiducia minacciata giorni fa dal leader della Lega, e il governo agonizzante M5S-Lega comunque avrebbe le ore contate.

La stampa italiana continua a dare spazio anche all’ipotesi di una creazione di un governo giallorosso (ovvero M5S-Pd), anche se l’ex ministro ed eurodeputato del partito democratico Carlo Calenda mette le mani in avanti, e in un’intervista a Repubblica parla chiaramente dei rischi che il Pd correrebbe nel caso in cui un tale sodalizio, tanto chiacchierato negli ultimi giorni, si avverasse. A suo avviso un governo con i 5 Stelle “rappresenterebbe la fine del Pd”.

Calenda spiega, infatti, che “si possono fare governi con chi ha idee diverse, non con chi ha valori diversi”, aggiungendo che “è quello che abbiamo sostenuto fino a 15 giorni prima della più grande giravolta politica che le cronache ricordino”. Di conseguenza, “spero che Gentiloni e Zingaretti diano segnali di esistenza in vita. Altrimenti il Pd già oggi spaccato nella base, e pieno di rancori nei vertici, morirà”. “I sovranisti -fa notare ancora – si battono con idee nuove, coraggio e una classe dirigente all’altezza. Non con governi Frankenstein che hanno come unico obiettivo l’autopreservazione”.

Dal canto suo, l’ex premier Matteo Renzi sancisce il crollo del sogno populista e invoca un governo istituzionale per evitare l’aumento dell’Iva. 

Salvini invece continua a recitare la sua parte da populista e parla della necessità di lanciare una manovra da 50 miliardi per tagliare subito le tasse.

Deutsche Welle avverte su rischio minibot Borghi

Sullo sfondo, la comunità finanziaria guarda al caos Italia e la stampa tedesca torna a pungolare il paese, risfoderando gli avvertimenti sui rischi del doom loop, il tristemente noto abbraccio mortale tra i titoli di stato e le banche italiane, la cui esposizione ai BTP & Co. è notoriamente alta.

Deutsche Welle, tuttavia, non si limita a rigirare il dito nella piaga del debito pubblico e del doom loop; nell’articolo in inglese “Debt and doom loops: The eurozone’s Italian nightmare” (ovvero Debito e doom loops: l’incubo italiano dell’Eurozona), riprende anche la retorica no-euro della Lega e il dibattito sui minibot di Claudio Borghi, tanto da intitolare un paragrafo con la seguente frase scritta in italiano: “Arrivederci euro, buongiorno mini-BOT?”.

A tal proposito viene ripreso l’alert che Riccardo Puglisi,  professore associato di economia presso l’Università di Pavia, ha lanciato più volte sui minibot, definendoli in un’intervista al Financial Times “a way to facilitate the exit of Italy from the eurozone”, ovvero “un modo per facilitare l’uscita dell’Italia dall’Eurozona”.

L’emittente avverte così che, “se l’Italia tentasse di lasciare l’Eurozona nei prossimi anni, il suo distacco – sempre se possibile – potrebbe avvenire soltanto in modo disordinato. E sebbene questo sia tuttora uno scenario molto estremo e ipotetico, un’uscita disordinata (dell’Italia) dall’euro aumenterebbe la possibilità di un default del paese di miliardi di euro di debito. Da tutto ciò emerge lo spettro di quello che potrebbe confermarsi il più grande default della storia dell’economia”.

Non è dunque una sorpresa, per Deutsche Welle, che Bruxelles guardi con timore alla crisi di governo italiana. La preoccupazione è tale che l’articolo risfodera anche una frase contenuta nella tragedia Macbeth di Shakespeare: “of all men else I have avoided thee.” “Te tra tutti gli altri ho evitato”.

Tornando ai doom loop, per chi dovesse avere ancora dubbi sul pericolo di questo abbraccio mortale, il quotidiano ripropone un grafico di Bloomberg, da cui emerge come il fenomeno non interessi ‘solo’ le banche italiane, ma, anche, diverse banche straniere, francesi in primis.

La prospettiva di un ritorno alle urne alla fine dell’anno e di una vittoria di Salvini alle elezioni (che parte di stampa italiana ritiene tuttavia improbabili, vista la necessità di varare la manovra per il 2020) spaventa insomma Deutsche Welle più della Brexit:

Salvini non ha fatto mai mistero del suo desiderio che l’Italia, un giorno, lasci l’Eurozona. Di conseguenza, il caos politico in Italia e la prospettiva di un governo a maggioranza Lega ha un significato profondo per l’Unione europea, molto più degli attuali parossismi legati alla Brexit”.

Intanto il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio dà tutto il suo assist al premier Conte, in attesa del discorso che verrà pronunciato alle 15 a Palazzo Madama:

“Caro Giuseppe oggi è un giorno importante – scrive su Facebook -. Il giorno in cui la Lega dovrà rispondere delle proprie colpe per aver deciso di far crollare tutto, aprendo una crisi in pieno agosto, in spiaggia, solo per ricorrere i sondaggi. Oggi al Senato, i ministri M5S saranno al tuo fianco. Ci presenteremo a testa alta. Qualunque cosa accada volevo dirti che è stato un onore lavorare insieme in questo governo. Sei una perla rara, un servitore della Nazione che l’Italia non può perdere”. Di Maio, riporta l’Ansa, si affida al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e accusa il leader della Lega di aver “combinato un disastro”, aggiungendo che un governo con Renzi, Lotti e Boschi è solo una “bufala della Lega”.