Crescita Pil Italia sotto l’1% nel 2023 e debito verso un nuovo record. Ecco le stime di Mazziero
L’Italia sta attraversando un momento di rallentamento della crescita economica, mentre il debito pubblico potrebbe toccare un nuovo record a luglio. Di questo ne ha parlato la Mazziero Research nella sua consueta nota di aggiornamento, accennando anche ai rendimenti dei Btp e ai prossimi giudizi delle agenzie di rating sul merito di credito italiano.
Stima Pil Italia 2023 a +0,8%
L’ulteriore calo nelle stime dell’Istat del Pil italiano nel 2° trimestre da -0,3% a -0,4% conferma l’attuale clima di rallentamento che l’Italia sta attraversando. Lo scrive la Mazziero Research, secondo cui non è una condizione esclusivamente italiana, ma il nostro Paese rischia di ritornare al periodo di crescite da “zerovirgola” che hanno caratterizzato gli anni precedenti al Covid.
“Da un lato un innalzamento dei tassi non potrebbe produrre effetti differenti, dall’altro gli elevati prezzi dei beni, soprattutto alimentari ed energetici, sono assimilabili a una patrimoniale che ha tolto capacità di spesa a fronte di salari pressoché invariati” spiega la Mazziero Research. “Il 3° trimestre potrebbe segnare un lieve segno positivo, che al momento stimiamo al +0,2%. Questa previsione potrebbe essere rivista al ribasso con la possibilità, in caso di un ulteriore segno meno, di trovarci in recessione tecnica”.
Considerando un 4° trimestre piatto, il risultato finale ci darebbe un Pil 2023 allo 0,8%, al di sotto delle stime attuali del governo (1% che probabilmente dovrà essere rivisto al ribasso).
Non è un po’ troppo ottimista una crescita del +0,2% nel 3° trimestre?
Secondo la Mazziero Research “Non necessariamente, consideriamo che +0,2% non è altro che un rimbalzo dopo il -0,4% del 2° trimestre. Il livello del PIL non raggiungerebbe comunque il picco segnato nel 1° trimestre. Statisticamente negli ultimi 8 anni il PIL del 3° trimestre è sempre stato positivo, anche nel periodo del Covid”.
Debito pubblico verso un nuovo record
Il grafico presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d’Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.
A luglio dovremmo segnare un nuovo record del debito a 2.856 miliardi (+99 miliardi da gennaio) secondo le stime della Mazziero Research. “Da questo livello si dovrebbe scendere velocemente ad agosto e settembre per poi procedere con oscillazioni sino a fine anno in una zona compresa tra 2.821 e 2.861 miliardi”.
Nel Documento di economia e finanza (DEF) il Governo stima un debito a fine anno a 2.870 miliardi.
Btp decennali più alti di un anno fa
“I rendimenti all’emissione dei BTP decennali si mantengono intorno alla media del 4,20%, circa 0,50% in più rispetto a un anno fa e 3,50% in più rispetto a due anni fa” spiega la Mazziero Research.
Al via le valutazioni sull’Italia
Il grafico qui sotto mostrano le differenti valutazioni delle varie agenzie sull’Italia.
A metà mese Moody’s aprirà il valzer delle valutazioni d’autunno sul merito di credito italiano. Proprio Moody’s aveva minacciato in primavera un declassamento a Bond spazzatura dei titoli governativi italiani. Moody’s al momento è l’agenzia che conserva il giudizio più critico nei confronti dell’Italia.