Notizie Notizie Mondo Il credito torna a far paura, ma per Bernanke i mercati ora sono più sani

Il credito torna a far paura, ma per Bernanke i mercati ora sono più sani

16 Ottobre 2007 06:55

La tempesta subprime potrebbe ancora non essere finita. Lo si è capito ieri prima dall’outlook deludente sul trimestre in corso proposto da Citigroup e successivamente dalle parole pronunciate dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, secondo il quale i mercati finanziari americani dopo un’estate turbolenta sono ora più sani, ma per un ripresa completa occorrerà tempo e nuovi interventi  della Fed in caso di necessità.


 


Insomma il mercato ha ancora ragioni per essere preoccupato e lo ha dimostrato con le flessioni della giornata di ieri, le più forti delle ultime tre settimane sia in Europa che negli Stati Uniti. Non ha contribuito a rasserenare gli animi nemmeno la notizia della creazione di un fondo da parte delle grandi banche per sostenere il mercato delle commercial paper.


 


Troppo forte è apparsa la sorpresa venuta da Citigroup. La banca aveva in precedenza annunciato svalutazioni miliardarie, e la diminuzione degli utili del terzo trimestre del 57% non ha rappresentato dunque una sostanziale novità. Quello che finora nessun istituto coinvolto nella crisi subprime aveva fatto è stato invece lanciare un allarme sui profitti degli ultimi tre mesi dell’anno, quelli non direttamente coinvolti da una crisi che aveva avuto il suo culmine in agosto. Il direttore finanziario di Citigroup, Gary Crittenden, ha infatti chiarito che la crisi in atto nel mercato del credito potrebbe danneggiare anche i risultati di tale periodo.


 


E’ con tutta probabilità questo il motivo per cui Citigroup farà parte, insieme con Bank of America e Jp Morgan, di un pool di banche che costituirà il Master Liquidity Enhancement Conduit, fondo che rileverà gli asset dei Siv, i veicoli specializzati nel comprare obbligazioni e debiti legati ai mutui. La scommessa sui cui si basa l’operazione, avallata dal Tesoro statunitense, è che con l’acquisto degli investimenti in crisi dei Siv il fondo riesca a fornire ulteriore liquidità al mercato. La cura però porta con sé gli stessi sintomi della malattia: il finanziamento dell’operazione avverrà infatti tramite il collocamento di nuovo debito a breve.