Credit Suisse doppia le attese degli analisti nel secondo trimestre
Il Credit Suisse ha presentato risultati positivi per il secondo trimestre del 2008, andando con decisione oltre le attese degli analisti. Un segnale di fiducia da uno dei maggiori istituti di credito del Vecchio continente attraversato dalla crisi scatenata dai mutui subprime. La banca elvetica ha terminato i secondi tre mesi dell’anno il periodo terminato a fine giugno con utili per 1,2 miliardi di franchi svizzeri. Il calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è del 62% mentre il confronto con il primo trimestre del 2008 vede il ritorno al profitto. Nei primi tre mesi infatti, il Credit Suisse aveva presentato una perdita di 2,1 miliardi di franchi a seguito di svalutazioni per oltre 5 milioni mentre per il secondo trimestre sono state registrate svalutazioni per 22 milioni di franchi. Le stime di mercato si attendevano il ritorno all’utile del colosso svizzero ma per soli 600 milioni di franchi. Rispetto al primo trimestre dell’anno è stato molto forte anche il balzo dei ricavi, a 7,8 miliardi di franchi (+159%) mentre nel confronto con lo stesso trimestre del 2007 si è registrato un calo del 33%.
Segnali di recupero anche per la divisione Investment Bank, la più colpita dalla crisi, ritornata anch’essa all’utile con 281 milioni di franchi. Il Credit Suisse ha beneficiato di un incremento dei patrimoni in gestione proprio all’interno di questa divisione, con un balzo di oltre 15 miliardi di franchi contro i 13,3 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.