Notizie Notizie Mondo Credit Suisse annuncia liquidazione XIV ETN che shorta volatilità. Trader frustrati: in quel momento VIX crolla -40%

Credit Suisse annuncia liquidazione XIV ETN che shorta volatilità. Trader frustrati: in quel momento VIX crolla -40%

6 Febbraio 2018 16:40

Fine dei giochi, game over: Credit Suisse ha annunciato la liquidazione del fondo XIV ETN, ETN popolare concepito per shortare la volatilità, esattamente l’indice CBOE Volatility Index, noto anche come indice della paura.

La decisione è stata presa dal colosso bancario svizzero dopo che il fondo – il cui nome è VelocityShares Daily Inverse VIX Short Term ETN – è crollato nelle contrattazioni afterhours di oltre -80%, sulla scia del balzo della volatilità che, nell’ultimo mese, ha portato l’indice VIX a volare del 300% circa.

Scatta a questo punto, in base a quanto stabilito dallo stesso prospetto della banca, che illustra la procedura da adottare in caso di perdita di un fondo superiore a -80%, quella che viene definita liquidazione tecnica, o evento di “accelerazione”.

Il fondo sarà liquidato il prossimo 21 febbraio.

“Nella data di ‘accelerazione’ – si legge nella nota di Credit SWuisse – gli investitori riceveranno un pagamento in contanti per ETN di ammontare uguale al valore indicativo di chiusura del XIV nella data di valutazione accelerata”, stabilita al 15 febbraio del 2018.

“Il 20 febbraio 2018 sarà l’ultimo giorno di trading per il XIV e, a partire da questa data, Credit Suisse non emetterà più nuove unità di XIV ETN”, si legge ancora nella nota.

Ma quanto riceveranno esattamente i detentori delle unità XIV? I presupposti non sono affatto positivi, visto che, stando alle rilevazioni della giornata di ieri, il NAV dell’ETN è crollato ad appena 4,22 dollari dai precedenti 108,36.

Tutta “colpa” della volatilità, più esattamente dell’indice VIX che, dopo aver testato valori minimi record nel corso del 2017, ha più che triplicato il suo valore dalla scorsa settimana, balzando soltanto nella seduta di ieri di oltre +110%, fino a 38,8 punti, al record dall’agosto del 2015.

Il rally ha chiaramente rappresentato un’inversione di rotta per la volatilità e ha trasformato le scommesse short in puntate perdenti.

Di qui, lo smobilizzo delle posizioni detenute nei prodotti più popolari che avevano nelle scommesse ribassiste contro il VIX la loro ragion d’essere. Il risultato è che, stando ai dati raccolti da Macro Risk Advisors, le vendite che hanno attaccato non solo l’XIV ETN di Credit Suisse ma anche l’altro ETF che scommetteva contro il VIX, ovvero il ProShares Short VIX Short-Term Futures ETF, hanno mandato in fumo quasi tre miliardi di dollari.

Occhio tuttavia alla volatilità che colpisce lo stesso VIX.

Dopo essere salito a 38 punti nella giornata di ieri, un livello che Bloomberg ha definito una sorta di Waterloo per gli ETP short sulla volatilità, il VIX ha segnato un altro rally nelle ultime ore, salendo fino a 50,3 punti, al record dal 24 agosto del 2015, prima di scivolare fino a 24,44 punti.

Se è vero che le scommesse contro il VIX, in totale, ammonterebbero a un valore superiore ai $3 miliardi, è vero anche che le stime su quanti siano davvero i soldi coinvolti in quella che è stata una delle operazioni di trading più di successo del 2017, parlano di numeri ben più elevati.

Addirittura, intervistato da Bloomberg, Chris Cole dell’hedge fund Artemis Capital Advisers ritiene che in ballo, in questo giro di scommesse, ci siano più di 2 trilioni di dollari.

E oltre al danno c’è la beffa visto che, mentre Credit Suisse annunciava la chiusura del suo ETN, il VIX precipitava del 40%. Lasciando in preda alla frustrazione quei trader che avevano deciso di liberarsi delle scommesse short forse, per qualcuno, troppo presto.