Costo carburanti e crisi subprime peseranno sui profitti 2008 del settore aereo
L’aumento del costo dei carburanti e l’impatto della crisi dei mutui subprime costeranno caro anche al settore aereo. Sono questi i due macigni, che pesano e peseranno maggiormente nel 2008. Un outlook non certo positivo quello presentato oggi a Ginevra dall’associazione internazionale che rappresenta oltre 200 compagnie aeree che ha tagliato le stime dei ricavi 2008. I profitti sono previsti in flessione a 5 miliardi di dollari dai 5,6 miliardi del 2007. Mentre la precedente stima per il 2008 era pari a 7,8 miliardi di dollari.
In particolare, nel Nord America il giro d’affari scenderà dai 2,7 miliardi di dollari del 2007 ai 2,2 miliardi per l’anno prossimo. Dato in calo anche in Europa, dove i profitti nel 2008 toccheranno 2 miliardi di dollari dalla precedente stima del 2007 pari a 2,1 miliardi.Il picco dei prezzi dei carburanti farà lievitare di 14 miliardi la cifra complessiva per i carburanti del settore, spingendolo fino a 149 miliardi.
Nonostante l’outlook di Iata il settore aereo continua a viaggiare in territorio positivo in Borsa. A cominciare da Alitalia, che in attesa di conoscere la decisione del Governo sul nuovo acquirente, guadagna a Piazza Affari più di tre punti percentuali, mentre sul listino londinese British Airways mette a segno un +1,04%. Positive anche le performance di Lufthansa in progresso di due punti percentuali. Anche dal fronte delle low cost arrivano buone notizie. Ryanair e Easyjet avanzano rispettivamente dell’1,03% e del 2,97%. L’unica nota dolente arriva da Air France Klm, una delle pretendenti della compagni di bandiera italiana, che a Parigi cede lo 0,71%.