Consiglio Ue: Grecia in primo piano, incontro Tsipras con Merkel e Hollande

Prende il via oggi il Consiglio Ue sull’unione energetica e sulle relazioni esterne, ma con molta probabilità sarà la questione greca a imporsi ed essere al centro dell’attenzione a Bruxelles. Al margine del vertice infatti il primo ministro greco, Alexis Tsipras, incontrerà gli esponenti delle maggiori cariche d’Europa per cercare di trovare un compromesso sulle riforme da implementare nel Paese affinché possa ricevere i nuovi aiuti ed evitare l’uscita dall’euro. 

I capi di Stato e di governo dell’Unione europea si incontrano oggi e domani per discutere della  costruzione di un’unione dell’energia, definendo le politiche energetiche e climatiche per i prossimi cinque anni. In particolare la necessità di ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibile e gas e di produrre energia sostenibile e a prezzo accessibile. I leader dell’Ue procederanno anche a uno scambio di opinioni sulla situazione economica e concluderanno la prima fase del semestre europeo 2015. Dovrebbero fornire orientamenti sugli obiettivi del vertice del partenariato orientale, che si terrà a Riga il prossimo il 21 e 22 maggio. Il Consiglio europeo dovrebbe inoltre discutere le relazioni con la Russia e la situazione in Ucraina, in particolare l’attuazione dell’accordo di Minsk, e raggiungere un accordo su altre eventuali sanzioni. Anche la difficile situazione in Libia e le relative implicazioni per la sicurezza dell’Unione europea rientrano nell’ordine del giorno della riunione.

Sebbene il caso Grecia non compaia come ordine del giorno del vertice, rimane il tema più scottante e  di interesse maggiore. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, avrebbe organizzato a margine del summit un incontro tra il primo ministro greco, Alexis Tsipras, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente francese, Francois Hollande. All’incontro saranno presenti anche il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, e dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. 

Le negoziazioni sulle riforme da implementare in Grecia per lo sblocco della nuova tranche di aiuti sembrano bloccate. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il governo ellenico non starebbe collaborando con i tecnici europei presenti ad Atene. E ieri il Parlamento greco, con il sostegno dell’opposizione, ha approvato il decreto legge sulle misure anti-povertà nonostante la perplessità espressa dalla Commissione europea.