Notizie Notizie Mondo La City trema di nuovo: il dietrofront di TPG sparaglia le carte su Bradford&Bigle

La City trema di nuovo: il dietrofront di TPG sparaglia le carte su Bradford&Bigle

4 Luglio 2008 07:37

La City trema di nuovo. Dopo la nazionalizzazione di Northern Rock, l’annuncio dell’aumento di capitale del colosso del credito Royal Bank of Scotland, che pagava così l’aver fatto voce grossa nell’affaire Abn Amro, e di quello del colosso dei mutui Halifax. A Londra adesso è la banca britannica Bradford & Bingley, istituto che opera esclusivamente nel credito ipotecario, a far tremare i polsi dei banchieri.


Con requisiti patrimoniali che via via sono diventati sempre più labili, la banca che per il momento non si è ancora presentata con il cappello in mano ai suoi azionisti, non potrà contare sull’appoggio del colosso del private equity, Tpg. Il fondo di David Bonderman e Jim Coulter non acquisirà infatti più la quota pari al 20% di Bradford & Bingley.


Salta in questo modo anche la ricapitalizzazione volta a dare ossigeno ai forzieri prosciugati di B&B. Nonostante le rassicurazioni dell’istituto britannica che stamattina ha voluto far sapere che la sua situazione patrimoniale è solida il dietrofront di TPG la dice lunga sulle difficoltà in cui versa. Il fondo ha preferito dare retta alle indicazioni dell’agenzia di valutazione Moody’s, che ha tagliato il rating sul debito di B&B di due livelli. 


Il rating sul debito senior unsecured e quello sul debito a lungo termine sono stati portati al livello Baa1, tre gradini sopra lo stadio di non-investment grade, da A2; mentre il rating sul debito di breve termine è stato mantenuto a livello P2, il secondo più alto livello. Quanto basta per far andare a picco le quotazioni dei titoli dell’istituto nella City che adesso passano di mano a 58,75 pence in calo di tre punti percentuali.

 

“E’ una fase molto delicata quella attuale: gli investitori sono diventati molto più prudenti perché ci si fida di meno: le banche stanno iniziando a mandare segnali di rassicurazioni sui loro conti a pochi giorni dalla diffusione dei dati di bilancio e fanno così venire dubbi. Anche il caso B&B è esemplare – commenta un gestore a Finanza.com -. Se viene meno il fattore fiducia sarà molto difficile ricucire lo strappo”.