Cipro: banca centrale blocca trasferimenti di denaro dopo piano di salvataggio
Cresce la tensione sui mercati finanziari internazionali. Nel fine settimana è stato raggiunto un accordo con l’Eurogruppo per il salvataggio del sistema bancario cipriota. In attesa del voto del Parlamento che, oggi, dovrà dare il via libera ad un prelievo forzoso sui depositi, la Banca centrale di Cipro ha bloccato tutti i trasferimenti di denaro e i pagamenti.
Ai risparmiatori verrà imposta una tassa una tantum sulle somme depositate pari al 6,75% fino a 100.000 euro, e del 9,9% oltre i 100 mila euro. Le banche hanno provveduto nel fine settimana a congelare tali percentuali direttamente sui conti correnti dei clienti. La tassa dovrebbe garantire un gettito complessivo di circa 5,8 miliardi di euro. Particolarmente colpiti i non residenti, soprattutto russi.
Grazie al provvedimento Cipro potrà accedere agli aiuti comunitari da complessivi 10 miliardi di euro diventando così il quinto paese dell’unione monetaria a ricevere il sostegno dell’Unione da quando è scoppiata la crisi del debito. Al pacchetto di aiuti dovrebbe contribuire anche il governo russo che in passato aveva già concesso a Cipro finanziamenti per complessivi 2,8 miliardi di euro. La scadenza del prestito dovrebbe essere spostata dal 2016 al 2021.
Ricordiamo che l’economia di Cipro rappresenta solo lo 0,2% del Pil europeo, ma questo non toglie che un suo eventuale fallimento possa scatenare il tanto temuto effetto contagio sugli altri Paesi dell’Eurozona. Intanto per evitare la fuga di capitali il governo cipriota ha deciso di allungare l’odierna festività nazionale fino a domani. Gli sportelli bancari, salvo ulteriori indicazioni, riapriranno quindi solo mercoledì prossimo. Un provvedimento che ha il chiaro intento di evitare il panico e il possibile assalto agli sportelli. Sulla sua efficacia rimangono comunque chiari dubbi della comunità internazionale.