Cina: svaluta a sorpresa lo yuan, maggiore taglio da 20 anni. Mossa per rilanciare economia

Mossa a sorpresa della Banca centrale di Pechino sul mercato valutario. La People’s Bank of China ha svalutato lo yuan con l’intento di combattere il rallentamento dell’economia cinese, come evidenziato dai dati delle ultime settimane. Si tratta del maggiore taglio degli ultimi vent’anni che ha portato la moneta cinese a 6,2298 nei confronti del dollaro Usa, l’1,9% in meno rispetto ai 6,1162 di ieri. Le autorità di Pechino hanno fatto sapere che si tratta di una misura “una tantum” con l’obiettivo di allineare lo yuan ai sui valori di mercato.
Lettura che non sarà certo condivisa dagli Stati Uniti. La svalutazione odierna può infatti essere vista come un sostegno alle esportazioni del gigante asiatico, che a luglio hanno mostrato una contrazione dell’8,3% su base annua. Da ricordare che il tasso imposto dalla Banca centrale cinese permette un’oscillazione giornaliera di circa il 2 per cento.
La mossa di Pechino si sente sul mercato delle materie prime: il petrolio Wti cede circa l’1% in area 44,50 dollari al barile, mentre l’oro viaggia in area 1.100 dollari l’oncia perdendo lo 0,4%. Dopo la decisione sullo yuan la Borsa di Tokyo ha invertito la rotta con il Nikkei che ha chiuso con un ribasso dello 0,42% a 20.721 punti. Poco mossa invece la Borsa di Shanghai.