Notizie Notizie Mondo Cina: manifattura ai minimi da due anni, prosegue la discesa delle materie prime

Cina: manifattura ai minimi da due anni, prosegue la discesa delle materie prime

3 Agosto 2015 07:36
Non si arrestano i timori sul rallentamento dell’economia cinese che la scorsa settimana avevano alimentato il nervosismo sui listini azionari e sulle materie prime. La lettura finale di luglio dell’indice Pmi manifatturiero cinese si è attestata a 47,8 punti, in calo rispetto alla rilevazione preliminare (48,2 punti) e al dato di giugno (49,6 punti). Da ricordare che la soglia dei 50 punti segna lo spartiacque tra espansione e contrazione dell’economia. Il dato finale di luglio rappresenta il livello più basso degli ultimi due anni.
I deboli indicatori economici si fanno sentire sulla Borsa di Shanghai che ha chiuso la seduta con una flessione dell’1,11% a 3.623 punti. Lunedì scorso, in scia al deludente dato di giugno sui profitti industriali cinesi, la piazza finanziaria del gigante asiatico era crollata con un -8,5%, il peggior tonfo dal febbraio 2007. I timori di un rallentamento dell’economia cinese si sono fatti sentire soprattutto sulle materie prime, con il Bloomberg Commodity Index ai minimi degli ultimi tredici anni.
Sui mercati asiatici il petrolio continua la sua parabola ribassista dopo essersi lasciato alle spalle il peggior mese del 2015. A luglio, infatti, il Wti ha registrato una debacle di circa 20 punti percentuali e questa mattina viaggia sotto quota 47 dollari al barile.  Sembra appartenere a un’altra epoca il luglio dello scorso anno quando il greggio veleggiava sopra quota 100 dollari al barile. 
La caduta ha riguardato tutto il comparto delle materie: l’oro si trova ai livelli più bassi dal 2010 (sotto quota 1.100 dollari l’oncia) ma viaggiano sui minimi pluriennali anche l’argento, il platino e diversi metalli industriali come il rame e l’alluminio