Notizie Notizie Italia Chiusura Borsa Italiana: la Bce non basta ed Enel interrompe striscia rialzi record, Ferragamo paga l’uscita dal Ftse Mib

Chiusura Borsa Italiana: la Bce non basta ed Enel interrompe striscia rialzi record, Ferragamo paga l’uscita dal Ftse Mib

4 Giugno 2020 17:42

Piazza Affari interrompe la striscia positiva di giugno. Il Ftse Mib, reduce dal +3,5% della vigilia, non riesce a strappare il segno più nonostante l’assist Bce che ha sospinto soprattutto le banche. In chiusura l’indice guida milanese ha ceduto lo 0,04% a 19.634 punti. Nonostante il corposo ulteriore stimolo della Bce, gli analisti sottolineano come il mercato avesse già corso molto nelle ultime due settimane  incorporando già in gran parte le attese dell’azione della Bce.

Il potenziamento del QE pandemico di altri 600 miliardi deciso oggi dalla banca centrale europea ha fatto bene ai Btp con rendimento del decennale sceso sotto l’1,5% e lo spread Btp-Bund sceso nel corso della giornata anche sotto i 175pb.

La Bce ha deciso di aumentare e allungare il Pandemic Emergency Purchase Programme (Pepp), il piano straordinario di acquisto di asset per dare liquidità e stabilità al sistema lanciato a marzo in risposta al Covid. Nella riunione odierna il Pepp è stato aumentato di 600 miliardi di euro, portando così il suo ammontare da 750 a 1.350 miliardi. La Bce ha inoltre deciso di allungare la sua durata portandola fino alla fine di giugno 2021, anziché fino a fine 2020. Inoltre, la BCE reinvestirà i proventi degli acquisti PEPP almeno fino al 2022. “Dopo l’annuncio dell’European Recovery Plan e il potente pacchetto di incentivi fiscali tedeschi di ieri sera (1.300 mld di euro, ndr), la BCE ha aggiunto veri e propri fuochi d’artificio – rimarca Carsten Brzeski, economista di Ing – . La decisione odierna dovrebbe placare qualsiasi futura speculazione sul fatto che la BCE sia o meno disposta a svolgere il proprio ruolo di prestatore di ultima istanza per l’Eurozona”.

Banche toniche dopo Bce, rally anche per Poste

A Piazza Affari spiccano i rialzi delle banche con Banco BPM arrivato a +4,45% a 1,33 euro, rialzi nell’ordine dell’1% per Intesa Sanpaolo e UBI Banca. E’ rimasta indietro Bper con +0,04% complice la notizia che dal 22 giugno non farà più parte del Ftse Mib, così come Ferragamo, anch’essa in affanno oggi con un calo nell’ordine del 2,64 per cento.

Al loro posto entreranno a far parte del Ftse Mib due new entry assolute quali Inwit e Interpump.

Molto bene dopo la Bce i testimonial dell’asset management: +3,77% Banca Mediolanum, +2,48% Azimut e +3,2% per Poste Italiane.

In affanno oggi Atlantia (-1,97%) su cui il premier Conte ha fatto capire che ancora non ci sono le condizioni per un accordo ventilando nuovamente la possibilità di una revoca della concessione autostradale.

Enel si ferma a 13

Infine, da segnalare Enel (-0,25% a 7,485 euro), che interrompe la striscia di rialzi consecutivi (era arrivata a 13) che avevano portato il titolo a balzare di oltre il 30% rispetto ai livelli di metà maggio. Acquisti invece su Snam (+0,24%) che ha firmato un accordo quinquennale con Alstom per sviluppare i treni a idrogeno in Italia. L’intesa, dopo una prima fase dedicata agli studi di fattibilità che si concluderà in autunno, ha l’obiettivo di realizzare, già ad inizio del 2021, progetti di mobilità ferroviaria comprensivi sia dei treni alimentati a idrogeno sia dell’infrastruttura tecnologica necessaria all’approvvigionamento, oltre che dei servizi di gestione e manutenzione dei mezzi. Nell’ambito dell’accordo, Alstom si occuperà della fornitura e della manutenzione dei treni a idrogeno, di nuova realizzazione o convertiti, mentre Snam lavorerà allo sviluppo delle infrastrutture per la produzione, il trasporto e il rifornimento.