Notizie Notizie Italia ‘Tenere soldi sotto il materasso? Pessima soluzione. Ora risparmiatori retail possono giocare la carta dei Pir alternativi’

‘Tenere soldi sotto il materasso? Pessima soluzione. Ora risparmiatori retail possono giocare la carta dei Pir alternativi’

4 Giugno 2020 13:06

“Tenere i risparmi sotto al cuscino potrebbe essere una pessima soluzione in quanto, al netto dell’inflazione, il denaro contante ha un rendimento reale negativo del 2%. Le politiche accomodanti che in questo periodo accomunano le manovre dei Paesi nel mondo, tra l’altro, incoraggiano la svalutazione della moneta”. E’ quanto emerge da Fundstore, la piattaforma di fondi online di Banca Ifigest e il primo ‘supermercato’ di fondi di investimento lanciato 20 anni fa, relativo al comportamento dei risparmiatori, tra prospettive e attualità.

FLORENCE, ITALY – JUNE 03: A street painter in a empty Loggia del Porcellino the day of the reopening of the Italian borders on June 3, 2020 in Florence, Italy. From today in Italy the borders are reopened and travel is allowed within Italy between the Regions and between Italy and abroad. But many countries prohibit entry into Italy and from Italy. There have been over 233,000 reported COVID-19 cases in Italy and more than 33,000 deaths. (Photo by Laura Lezza/Getty Images)

“Come stanno reagendo i risparmiatori: prospettive e attualità”: è questo il quesito che Fundstore si pone, e a cui risponde lo stesso suo fondatore e amministratore delegato di Banca Ifigest, Gianni Bizzarri:

“Il virus sta cambiando molte delle nostre abitudini e cambierà anche il modo di investire – premette Bizzarri, che poi spiega – Basti pensare al fatto che il nuovo decreto ha rafforzato, proprio per incoraggiare la circolazione di moneta tra consumatori, investitori e imprese, i Pir alternativi, strumenti di risparmio esistenti che da qualche anno stanno prendendo sempre più piede in Italia. Questi sono strumenti che investono nelle piccole medie imprese italiane, complementari ai tradizionali PiR, ma caratterizzati da una più alta percentuale obbligatoria di strumenti finanziari detenuti in portafoglio, direttamente o indirettamente, da imprese non inserite negli indici FTSE MIB e MidCap. Hanno vincoli meno stringenti sui tipi di strumenti e hanno gli stessi benefici di quelli tradizionali, in particolare fiscali, con l’esenzione totale su cedole e dividendi”.

L’AD di Banca Ifigest fa notare che “con i Pir alternativi si è allargato il range di strumenti di cui possono usufruire i risparmiatori retail, grazie a un’iniziativa che sembra possa portare benefici a quelle imprese, la maggioranza in Italia, che ancora non avevano ‘agganci’ così diretti con il mondo del risparmio gestito”.

Tornando al comportamento dei risparmiatori, nel rapporto di Fundstore si parla di “spirito nazionalistico” degli italiani, che hanno confermato la propria propensione al risparmio. Basta citare i dati della Commissione europea, che segnalano come siano “aumentati i risparmi sui conti deposito in tutta l’Eurozona e, in particolare, in Italia dove, solo a marzo, sono cresciuti di circa 9 miliardi. Secondo i valori dell’ABI nei depositi degli italiani sono finiti 30 miliardi in più (in soli due mesi)”.  Con il lockdown che ha congelato l’economia del made in Italy con lo stop alle attività produttive e molto anche nel retail, i redditi delle famiglie e i consumi sono diminuiti. Di conseguenza, “tanti investitori hanno liquidato le proprie posizioni, riducendo il valore dei portafogli per contenere le perdite e tornare sul mercato in un momento di rialzo, aumentando quindi la liquidità nei propri conti”.

Per Yves Perrier, Ceo di Amundi, uno dei più grandi asset manager in Europa i mercati si sono stabilizzati ma le conseguenze della pandemia sul mondo finanziario e del risparmio gestito sono ancora difficili da valutare. Perrier si aspetta una dominante avversione al rischio da parte degli investitori retail, con le aziende che continueranno a fronteggiare i problemi di liquidità.

Citata anche la dichiarazione di Ray Dalio, fondatore di Bridgewater: “Il guru del maggior Hedge Fund al mondo, ritiene invece che l’aumento dei depositi e il loro mantenimento a livelli elevati non sarà un problema solo per la circolazione del denaro, ma lo sarà anche per le tasche degli investitori comuni”.

Tornando alla propensione al risparmio degli italiani, un articolo sulla questione è stato pubblicato qualche settimana fa dal Financial Times, che ha messo in evidenza un vero e proprio boom dei depositi bancari.

“Stando ai recenti dati pubblicati dalla Banca centrale europea e della Bank of England – si legge nell’articolo – i tassi di risparmio di quattro delle cinque principali economie dell’Europa sono saliti a marzo ben al di sopra delle medie di lungo termine. I risparmiatori francesi hanno accantonato quasi 20 miliardi di euro a marzo,  al di sopra della variazione mensile media di lungo periodo, pari a depositi per 3,8 miliardi di euro. Altri dati della Banca di Francia mostrano che il totale (dei depositi bancari) è salito più di 60 miliardi di euro dall’inizio del lockdown nel paese fino alla metà di maggio, a conferma di come la crescita dei risparmi abbia accelerato il passo con l’acuirsi della crisi. I risparmiatori italiani hanno messo da parte 16,8 miliardi di euro a marzo, stando ai dati della Bce, rispetto alla media mensile di lungo periodo pari a 3,4 miliardi di euro, mentre le famiglie spagnole hanno risparmiato 10,1 miliardi di euro, rispetto a una media di 2,3 miliardi di euro”.