Notizie Notizie Italia Chi saranno i nuovi vertici di Eni, Enel e Leonardo. I nomi

Chi saranno i nuovi vertici di Eni, Enel e Leonardo. I nomi

Pubblicato 11 Aprile 2023 Aggiornato 12 Aprile 2023 17:49

Il rinnovo dei vertici delle società principali di Piazza Affari e non solo, rappresenta una grande opportunità per il governo Meloni di lasciare la propria impronta nell’economia italiana. Si tratta di una partita importante quella che riguarda le nomine delle partecipate pubbliche: le poltrone in scadenza nei prossimi mesi sono infatti ben 610, in 105 diverse società.

Entro giovedì 13 dovrebbero essere messi nero su bianco in un’unica tornata i nomi dei nuovi vertici di Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna.

L’obiettivo del governo sarebbe quello di chiudere entro domani, anche in vista della partenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per Washington per le riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale.

Governo Meloni, nel mirino le major italiane

Una partita importante é quella che riguarda le nomine delle partecipate pubbliche: le poltrone in scadenza nei prossimi mesi sono infatti ben 610, in 105 diverse società (diventano 135 se si prende come termine ultimo il 2024). Quella più vicina riguarda alcune tra le più grandi società di Piazza Affari: Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna – i cui vertici saranno rinnovati nei prossimi giorni per poi essere ratificati dalle assemblee (Poste l’8 maggio, Terna e Leonardo il 9 e il 10 Eni ed Enel).

Ecco chi potrebbero essere i prossimi vertici

La premier Meloni e il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti dovranno nominare i nuovi capi per le società strategiche dello stato, che senza dubbio avrà un impatto sulle politiche del paese nel medio lungo periodo. Ricordiamo intanto che le due blue chip di Piazza Affari, Enel ed Eni insieme sono 1/5 dell’intero peso del Ftse Mib.

Eni

Come stavamo anticipando per quanto riguarda Eni, la più grande compagnia statale produttore di petrolio, attualmente guidata da Claudio Descalzi dal 2014 e al suo terzo mandato. Secondo le indiscrezioni stampa, Descalzi è considerato relativamente vicino al governo e probabilmente rimarrà in carica per un quarto mandato.

Enel

Per quanto riguarda invece Enel, la situazione é un pò più interessante, l’attuale CEO, Francesco Starace, anche lui al terzo mandato, ha meno probabilità di essere mantenuto in carica.

Tra i potenziali successori di Starace, come già riportato da Borse.it, c’è Luigi Ferraris, attualmente ad di Ferrovie dello Stato Italiane. Il manager, Ad e DG di Terna dal 2017 al 2020, ha trascorso oltre 15 anni in Enel (da ottobre 1999 a gennaio 2015), ricoprendo diverse cariche di prestigio, tra cui quella di CFO del Gruppo (dal 2009 al 2014) e Presidente di Enel Green Power, della quale ha curato il processo di quotazione.

Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna dal 2020. Dal 2017 al 2020 Donnarumma ha guidato anche il Gruppo Acea, multiutility che gestisce infrastrutture di servizi pubblici a livello nazionale, mentre nei due anni precedenti ha ricoperto l’incarico di Direttore delle Reti del Gruppo A2A.

Al vaglio anche Francesco Venturini, Ceo di Enel X, la divisione del gruppo specializzata in tecnologia e transizione energetica, mentre Flavio Cattaneo, vicepresidente di Italo, ha fatto sapere di non essere interessato all’incarico.

Leonardo

Un altro peso massimo nel settore della difesa a livello europeo è la società Leonardo, guidata dall’ex banchiere Alessandro Profumo, che sta per concludere il suo secondo mandato. Secondo indiscrezioni stampa è probabile che il CEO Alessandro Profumo, considerato vicino al centrosinistra, venga sostituito con qualcuno più vicino al governo Meloni.

E sempre secondo le indiscrezioni stampa nel governo c’è uno scontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla nomina del prossimo ceo di Leonardo. Secondo fonti anonime Meloni avrebbe già trovato il sostituto perfetto per sostituire Profumo a Leonardo. Si tratta di Roberto Cingolani, l’ex ministro della Transizione Ecologica con cui ha un rapporto di lunga data tanto da proporgli di restare anche nel suo governo. Lui aveva rifiutato.

Terna

Terna, monopolista italiano della rete elettrica, controllata dal Tesoro tramite Cdp Reti (29,8%), quotata nell’indice Ftse Mib della Borsa Italiana. Secondo fonti vicine al governo allo stato attuale c’é solo un nome come potenziale sostituto dell’attuale ceo Stefano Donnarumma. Si tratta della dirigente romana 53enne, Giuseppina Di Foggia. Di Foggia è un’esperta di reti: anche se quelle di telecomunicazione, non quelle per trasmettere l’elettricità con esperienza importante da manager della società tecnologica finlandese, Nokia.

Poste

Come riportato da Repubblica, nelle ultime ore sarebbe stata proposta la presidenza di Poste Italiane a Paolo Scaroni. Poste é la società italiana dei servizi postali e tra le principali aziende di servizi finanziari guidata attualmente da Matteo Del Fante. La Repubblica ha riportato la notizia a distanza di due giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste dei nuovi CdA delle grandi partecipate di Stato. Non vi sarebbe ancora un accordo politico tra la maggioranza del Governo.