Caso Silvergate, si (ri)scappa da Bitcoin & Crypto
Silvergate: esplode un nuovo caso nel mondo crypto, e il Bitcoin, così come molte altre criptovalute, torna a essere assediato dalle vendite.
In particolare il Bitcoin scivola al livello più basso in circa due settimane, attaccato da sell off che, secondo i dati di CoinMarketCap, hanno portato la capitalizzazione di mercato a scendere di oltre $20 miliardi, a $431,9 miliardi, a fronte del valore di mercato complessivo del mondo crypto, che si aggira attorno a $1,07 trilioni.
La criptovaluta più grande al mondo per valore di mercato è crollata fino al 6% prima di ridurre parte dello scivolone per scambiare il 4,4% a 22.020 dollari durante le contrattazioni dei mercati asiatici. Il Bitcoin ha poi ridotto le perdite, ma in misura lieve.
Smobilizzi anche sulle criptovalute minori, come Ether, Avalanche e il meme token Dogecoin.
Il settore crypto paga le conseguenze dei problemi della banca statunitense Silvergate Capital Corp., che sta valutando la possibilità di rimanere in vita o meno.
La banca offre una rete di pagamenti ampiamente utilizzata che facilita il trasferimento di fondi in tempo reale tra le società di criptovalute.
Ma molte borse di asset digitali, emittenti di stablecoin e trading desk non accettano o avviano più pagamenti attraverso Silvergate.
“Silvergate è tra i principali fornitori di servizi bancari in dollari per il settore delle criptovalute”, ha dichiarato John Toro, responsabile del trading presso la borsa di asset digitali Independent Reserve.
“Qualsiasi suo problema di liquidità avrà un impatto diretto sulle condizioni di mercato e potrebbe influenzare l’accesso e la disponibilità di alcuni fondi dei clienti”.
Bitcoin va giù: i problemi di Silvergate
I problemi di Silvergate sono l’ultimo esempio del contagio causato dal crollo della borsa di criptovalute FTX a novembre.
L’anno scorso la banca ha subito una corsa ai depositi sulla scia del fallimento di FTX, che era un cliente chiave.
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Il settore degli asset digitali deve fare i conti anche con un più ampio giro di vite normativo negli Stati Uniti e con le aspettative che i tassi di interesse rimangano più alti a lungo per combattere l’inflazione, riducendo la propensione al rischio.
Il crollo del Bitcoin ha messo a fuoco alcuni livelli tecnici chiave. Il token è sceso al di sotto della sua media mobile a 50 giorni, il che per alcuni analisti grafici aumenta il rischio di ulteriori ribassi.
Gli investitori in criptovalute durante i periodi di stress del mercato spesso rivolgono il loro sguardo a Tether, la più grande stablecoin, che non ha alcuna esposizione a Silvergate, come si è affrettato a rassicurare su Twitter Paolo Ardoino, chief technology officer di Tether.
Hayden Hughes, cofondatore della piattaforma di social trading Alpha Impact, ha confermato di aver rilevato “forti acquisti” di Tether nell’arco di cinque minuti nella sessione di trading di venerdì mattina in Asia. “Probabilmente, la mossa di un market-maker”.
L’anno scorso i mercati delle criptovalute hanno subito un crollo di 1,5 trilioni di dollari a causa dell’inasprimento della politica monetaria e di una serie di problemi che hanno esposto un elevato rischio di controparte.
Il caso Silvergate è esploso con l’annuncio della banca relativo alla decisione di posticipare la diffusione dei conti annuali a causa della necessità di rivedere i suoi libri contabili insieme ai suoi revisori.
La banca californiana ha comunicato anche la vendita di alcuni asset al fine di ripagare i debiti che affliggono il suo bilancio, aggiungendo, in una documentazione depositata presso la Sec, l’Autorità di borsa Usa che, al momento, sta valutando “la propria capacità di continuare a essere operativa”, in un contesto in cui le autorità bancarie, le commissioni del Congresso Usa e il dipartimento di Giustizia Usa stanno accendendo ulteriormente i fari sul mondo crypto, lanciando indagini e inchieste varie.
Immediata dopo l’annuncio la fuga di diversi clienti.
Nella sessione di ieri, le quotazioni di Silvergate hanno sofferto così un tonfo di oltre -57%, capitolando a 5,72 dollari.
Va detto che nel picco della febbre crypto, alla fine del 2021, il titolo aveva testato il record di sempre a quota $219,75.
A parte il nuovo dramma Silvergate, il mondo crypto non se la passa però proprio male, almeno dall’inizio dell’anno nuovo:
i prezzi del Bitcoin e dell’Ethereum sono in rialzo infatti del 40% circa YTD e, in particolare, il titolo Coinbase scambiato sul Nasdaq è reduce da un rally da inizio 2023 pari a +76%.