Capodanno 2014: cenone a casa per 2 italiani su 3, spesa media di 76 euro
Capodanno 2014? Quasi due italiani su tre (circa il 64%) consumeranno il cenone di fine anno a casa, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione (34%) e chi è stato invitato da amici o parenti (30%). E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè in vista del Capodanno, per il quale si prevede che saranno destinati alla tavola in media 76 euro a famiglia. Tra chi sceglie di mangiare fuori, il 9% va al ristorante, mentre il 5% preferisce l’agriturismo. Tra le nuove tendenze si afferma l’apericena da consumare nei pub o nei bar dove sempre più spesso vengono organizzate feste e divertimenti.
Oltre allo spumante e al Re panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale il cotechino o lo zampone che viene gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento). Secondo l’asscocizione, il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 9% degli italiani, mentre l’8% non rinuncia al caviale. Tra le tendenze in crescita del 9% spicca il menu a chilometri zero con i prodotti locali e di stagione che sarà servito al 43% degli italiani anche per aiutare il territorio e l’economia.
Cambiano dunque le tavole del Capodanno, sottolinea Coldiretti, con un aumento del 6% di uva e lenticchie chiamate a portar fortuna contro la crisi, mentre quasi tre italiani su quattro (72 per cento) festeggiano la notte più lunga dell’anno con il cotechino, secondo l’ìndagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale emerge un ritorno ai cibi semplici della tradizione italiana a scapito delle mode esterofile del passato.
Per le feste di fine anno Coldiretti stima che saranno serviti 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi con una netta preferenza per i primi. E secondo l’associazione in Italia salteranno poco meno di 50 milioni di tappi di spumante Made in Italy: ben l’89% degli italiani non rinuncia allo spumante mentre appena il 14% sceglie lo champagne.