Notizie Notizie Mondo Campanello d’allerta per la crescita del Pil in Europa: l’Italia tutto sommato se la cava…

Campanello d’allerta per la crescita del Pil in Europa: l’Italia tutto sommato se la cava…

14 Agosto 2015 09:52

E’ stata una mattinata ricca dal fronte macroeconomico con molte importanti nazioni europee che hanno diffuso i dati della crescita del proprio prodotto interno lordo (PIL)

Quello che ne esce è un quadro piuttosto incerto caratterizzato da segnali preoccupantiper un possibile diffuso rallentamento. La maggioranza dei Paesi, infatti ha rilasciatorisultati inferiori alle attese facendo inevitabilmente scattare un campanello d’allarme per la crescita economica europea, soprattutto per i prossimi mesi alla luce delle crescenti preoccupazioni provenienti dalla Cina e in generale dai Paesi Emergenti.

Di fatto la BCE  negli ultimi mesi ha continuato imperterrita nel proprio programma di quantitative easing ma i risultati non sembrano essere allineati alle aspettative, almeno per il momento. Tra i pochi che hanno confermato tassi di crescita positivi segnaliamo l’area periferica: Grecia, ma anche Italia, Portogallo e Spagna che, arrivando da situazioni di congiuntura più penalizzate, risultano essere le nazioni che hanno più strada da recuperare e che finalmente sembrano iniziare a intravedere i primi frutti dei loro sforzi.
Riassumiamo di seguito i dati diffusi nelle ultime ore.

 

Crescita inferiore alle stime per l’UE

Per l’Eurozona nel suo complesso risultati leggermente inferiori alle stime degli analisti. Il dato UE del secondo trimestre ha segnato una crescita trimestrale pari allo 0,3%. Le attese degli esperti erano per una crescita invariata allo 0,4%. Il dato annualizzato ha registrato una crescita pari all’1,2%, un dato sì migliore del precedente (+1%) ma sotto, anche se di poco, al +1,3% previsto dalla maggioranza degli analisti internazionali.

 

Sotto le stime anche la crescita di Germania e Olanda

Il prodotto interno lordo tedesco nel secondo trimestre ha segnato un incremento trimestrale pari allo 0,4%. Le attese erano per un +0,5% trimestrale dal +0,3% precedente. Su base annua l’incremento è risultato pari all’1,6%, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti rispetto al +1% della lettura precedente.

Il Paese dei tulipani ha registrato nel secondo trimestre un striminzito +0,1%, in calo dal +0,6% precedente e sotto il +0,3% stimato dagli analisti. La lettura annualizzata a prezzi costanti segna un +1,6%, dal +2,5% precedente e rispetto al +2,2% stimato dagli analisti.

 

Grande delusione dal dato della Francia

Il prodotto interno lordo francese nel secondo trimestre ha segnato un invariato su base trimestrale, contro il +0,6% del trimestre precedente e il +0,2% delle attese. Su base annualizzata la variazione a Parigi è pari al +1%, contro il +0,8% precedente ma sotto il +1,1% stimato dagli analisti.

 

Per l’Italia confermati i segnali di ripresa, ma si deve accelerare

Dati sostanzialmente in linea con le attese, infine dal Pil italiano. La lettura del secondo trimestre ha segnato un incremento annualizzato pari allo 0,5%, come da previsioni e in netta crescita rispetto al +0,1% precedente. Leggermente sotto le attese, invece, il dato trimestrale con la lettura che si è fermata al +0,2% contro attese per un +0,3% .

Da segnalare in ogni caso come l’Italia abbia segnato il miglior incremento trimestrale degli ultimi cinque anni. Una notizia positiva che comunque necessita conferme e soprattutto un cambio di marcia significativo per cercare di recuperare tutto il terreno perso nell’ultimo decennio.