Notizie Notizie Mondo Cosa significa il “cambiamento climatico” per gli investitori? Tre importanti fattori da tenere a mente

Cosa significa il “cambiamento climatico” per gli investitori? Tre importanti fattori da tenere a mente

23 Ottobre 2023 09:29

I governi di tutto il mondo stanno adottando politiche che avranno importanti ripercussioni e che, pertanto, non vanno sottovalutate dagli investitori. L’analisi di Martina Hoffard, Head of Marketing di Spectrum Markets, mette quindi in luce tre importanti fattori da considerare attentamente per affrontare le conseguenze legate al cambiamento climatico e trarre vantaggio, nel frattempo, dalle oscillazioni di mercato: la volatilità a breve termine, la mitigazione a lungo termine e le opportunità che derivano dal passaggio al net zero.

Le conseguenze del riscaldamento globale

Il riscaldamento globale non è più una minaccia futura, ma una realtà che già sta influenzando la vita quotidiana con conseguenze dirette sull’economia e sui mercati. Lo si legge nell’analisi sugli investimenti sostenibili a cura di Martina Hoffard, Head of Marketing di Spectrum Markets rivolta, in particolare, agli investitori individuali. “Il riscaldamento globale sta accelerando la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici estremi in tutto il mondo. Il mese di luglio 2023 è stato il più caldo mai registrato nella storia, ma non è stato, purtroppo, un caso isolato. Il campanello d’allarme sarebbe dovuto squillare già molto tempo fa, poiché le conseguenze (che già stiamo sperimentando) non si limitano a turbare il clima o il meteo. Il quadro è complesso, e gli effetti variano a seconda dei settori e della gravità dei disastri, tant’è che fenomeni ‘più moderati’ possono addirittura avere un effetto positivo e incentivare il progresso delle aree più colpite e impegnate nella fase di ripresa”.

Nel lungo termine, prosegue Hoffard, “il cambiamento climatico e le catastrofi naturali finiranno per avere conseguenze economiche negative, che si aggravano ulteriormente se a essere colpiti sono i Paesi più poveri. Per esempio, il deterioramento del clima sta già innescando un aumento dell’immigrazione dai Paesi più poveri a quelli più sviluppati. Da un lato, alti tassi di immigrazione permettono ai Paesi ospitanti di risolvere altri problemi, come le sfide economiche e per la crescita legate all’invecchiamento demografico. D’altra parte, nel lungo termine, questo modello può esacerbare le disuguaglianze, nel caso in cui le nazioni più abbienti finiscano per sfruttare risorse umane e materiali provenienti da quelle più povere. Oltre a ciò, gli eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico hanno anche un effetto inflazionistico, dovuto in parte alle conseguenti perturbazioni sulle catene di approvvigionamento”.

Le mosse dei governi

In tutto il mondo, spiega Hoffard, “i governi stanno tentando di reagire alla situazione attraverso politiche e interventi che avranno necessariamente un impatto sui mercati, come le tasse sul carbonio, i sistemi di scambio delle emissioni e i sussidi per le industrie verdi. Tutte queste misure non vanno sottovalutate dagli investitori individuali, poiché influenzeranno la competitività dei vari settori in modi diversi, e avranno enormi implicazioni a lungo termine.

Inoltre, la complessa interazione di forze geopolitiche e sociali, alcune delle quali non legate al cambiamento climatico, rafforza la necessità di investire nelle infrastrutture necessarie a fornire energia verde. Attualmente, per esempio, l’UE importa circa il 60% dell’energia, con i Paesi europei che sono sempre più preoccupati per la propria autonomia energetica e, di conseguenza, stanno investendo per rendere l’intera infrastruttura più sicura e sostenibile”.

Le opportunità di mercato

Questo significa quindi che ci possono essere delle opportunità concrete per gli investitori individuali di fare la loro parte, investendo nelle realtà coinvolte nella lotta al cambiamento climatico, e di trarre vantaggio, nel frattempo, dalle oscillazioni di mercato. Secondo Hoffard ci sono in particolare tre fattori da tenere a mente: “la volatilità a breve termine, la mitigazione a lungo termine e le opportunità che derivano dal passaggio al net zero. In primo luogo, alcuni eventi possono causare un movimento dei mercati di breve durata, verso l’alto o verso il basso, e non sempre questi eventi accadono durante la finestra di apertura dei mercati. Gli investitori devono essere in grado di reagire in tempo reale, per questo è importante che abbiano la possibilità di eseguire operazioni anche al di fuori del normale orario di negoziazione.

Per far fronte all’imprevedibilità, poi, optare per una diversificazione tende a ridurre al minimo il rischio e a massimizzare le possibilità di ottenere rendimenti positivi nel lungo periodo; ecco perché, in Spectrum Markets, poniamo tanta enfasi nel dare agli investitori l’accesso a una maggiore gamma di prodotti e opportunità di trading. Infine, occorre tenere a mente le conseguenze del passaggio alle tecnologie verdi che, da un lato, apre a nuove opportunità di investimento, ma dall’altro potrebbe far perdere valore agli investimenti nei settori ad alto contenuto di carbonio”.

Le opportunità, conclude Hoffard, “esistono anche per gli investitori individuali. Più volte, ad esempio, abbiamo discusso di come l’ascesa degli investimenti ESG e la transizione verso il net zero porteranno alla crescita di industrie innovative, creando nuove opportunità di investimento. Gli investitori devono quindi rimanere consapevoli e informati, perché così facendo si trovano in una posizione migliore per prendere decisioni di investimento che contribuiranno al loro benessere finanziario in un futuro ormai imprevedibile e volatile”.