Notizie Valute e materie prime Cacao ai massimi da 45 anni. I fattori del rally e le ricadute sull’industria

Cacao ai massimi da 45 anni. I fattori del rally e le ricadute sull’industria

10 Novembre 2023 15:09

Nel comparto delle materie prime continua ad attirare attenzione il cacao, che sta registrando un aumento vertiginoso di prezzo, portandosi così vicino al massimo degli ultimi 45 anni.

Da inizio anno il prezzo del cacao ha già guadagnato il 70% (+115% dai minimi del 2018) e adesso gli analisti si chiedono dove possano arrivare le quotazioni e quali siano gli effetti di questo aumento sui prezzi dei beni alimentari.

Cacao torna sui livelli del 1978

Il cacao continua di giorno in giorno ad aggiornare i propri massimi pluridecennali, prolungando il rally rialzista partito da agosto dello scorso anno.

Al momento, il future di dicembre del cacao (mercato di New York) quota 3.980 dollari per libbra, teniamo presente che solo un anno fa i prezzi del cacao erano in media di 2.083 dollari per tonnellata a Londra.

La tendenza rialzista del cacao è ben osservabile dal grafico di lungo periodo (qui sotto) che mostra l’andamento di prezzo del cacao da inizio anni ’80.

Andamento di lungo periodo del cacao. Fonte: Bloomberg

I motivi dietro al rally

I prezzi del cacao sono stati trainati al rialzo da un calo dell’offerta di cacao e da un parallelo mantenimento della domanda, una situazione che sta erodendo le scorte, infiammando di conseguenza le quotazioni della materia prima.

Secondo l’ultimo rapporto sul cacao dell’Organizzazione Internazionale del Cacao (ICCO), per la stagione 2022/23 (appena conclusa) si stima un deficit di oltre 100.000 tonnellate.

“L’anno scorso gli operatori di mercato avevano previsto una situazione equilibrata per la stagione 2022/23. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse in Costa d’Avorio e in Ghana hanno presto portato a un cambiamento di queste aspettative”, segnala il rapporto dell’ICCO.

Il calo dell’offerta di cacao è stato causato dalle forti piogge che hanno colpito l’Africa occidentale durante l’estate, eventi climatici avversi che hanno causato anche la diffusione della malattia del baccello nero che fa sì che i baccelli di cacao diventino inutilizzabili.

I maggiori produttori al mondo di cacao sono proprio la Costa d’Avorio e il Ghana, ed entrambe queste regioni hanno riscontrato un forte calo di produzione e una minore qualità del raccolto.

In tal senso, lunedì sono stati pubblicati i dati di produzione e di esportazione di cacao della Costa d’Avorio che, nel periodo che va dal 1 ottobre al 5 novembre, hanno evidenziato un calo del -17,3% delle esportazioni di cacao (rispetto lo stesso periodo dello scorso anno) a 288.686 tonnellate.

Le preoccupazioni sulla produzione di cacao riguardano come dicevamo anche il secondo maggiore produttore al mondo di questa materia prima, il Ghana, il cui raccolto di cacao per il 2022/23 è sul livello minimo degli ultimi 13 anni e inferiore di oltre il 25% rispetto alle stime di inizio stagione. Anche in questo caso i produttori di cacao sono stati colpiti dalla malattia dei baccelli neri, ma anche a causa della mancanza di fertilizzanti.

Ma non solo, i prezzi del cacao sono sostenuti anche dalle preoccupazioni riguardanti “El Nino”, evento meteorologico che causa siccità e che potrebbe continuare ad indebolire ulteriormente la produzione globale di cacao.

Un’altra criticità riguarda le scorte di cacao, con quelle detenute nei porti statunitensi che sono diminuite costantemente da giugno di quest’anno e di recente hanno toccato il livello minimo degli ultimi quattro anni e ciò si è riflesso nell’andamento dei prezzi.

Questi sono i principali fattori che hanno spinto su livelli record il prezzo del cacao, ma le criticità sono ancora presenti tant’è vero che gli scarsi raccolti in Costa d’Avorio e Ghana sono destinati a spingere il mercato globale del cacao a un terzo deficit globale consecutivo nella stagione 2023/24. In ogni caso, è ancora troppo presto per valutare la portata di questi eventi climatici sulla produzione per la stagione appena cominciata 2023/34.

Le dinamiche di domanda e offerta

Ricordiamo che l’incrocio (e quindi l’equilibrio) tra la domanda e l’offerta di un bene è uno dei principi fondamentali dell’economia e il loro andamento gioca un ruolo fondamentale nell’andamento dei prezzi delle materie prime (come per tutti gli asset finanziari).

Ecco che la combinazione di un aumento della domanda e una diminuzione dell’offerta crea una situazione in cui il cacao è più scarso rispetto alla richiesta, generando le pressioni al rialzo sui prezzi che stiamo osservando.

I primi effetti dell’aumento di prezzo sulla domanda

L’impennata dei prezzi del cacao sta già facendo sentire i suoi effetti sulla domanda globale di cacao. In tal senso, secondo i dati diffusi da Circana, le vendite di cioccolato negli Stati Uniti nelle quattro settimane terminate l’8 ottobre sono diminuite del -9,2% a/a.

Anche la Cocoa Association of Asia ha riferito il 23 ottobre che le macinazioni di cacao in Asia nel terzo trimestre sono scese del -8,5% rispetto lo scorso anno a 211.468 tonnellate.

Tuttavia, ci stiamo avvicinando alle festività natalizie e come spesso capita in questa stagione potremmo assistere ad un incremento della domanda, spingendo ulteriormente al rialzo il prezzo del cacao.

Le conseguenze sul prezzo degli alimenti

Teniamo presente che il cacao non è l’unica materia prima che ha registrato un forte incremento di prezzo. Ad esempio, i prezzi dello zucchero da agosto 2022 ad agosto 2023 sono aumentati di oltre il 35%. 

Dato che cacao e zucchero rappresentano due ingredienti chiave nella produzione di prodotti dolciari, il loro aumento di prezzo impatta direttamente suoi costi di produzione, portando inevitabilmente ad un aumento di prezzo dei dolci per il consumatore finale.

Secondo alcune stime, lo zucchero rappresenta circa il 7% del costo totale della materia prima in un muffin al cioccolato, mentre il cacao circa il 20% della quota totale.