Notizie Notizie Mondo Bullard sprona la Fed a correre sui tassi e parla di ‘neutral rate’ da raggiungere. Ecco cosa intende

Bullard sprona la Fed a correre sui tassi e parla di ‘neutral rate’ da raggiungere. Ecco cosa intende

22 Marzo 2022 18:04

Il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, torna a sollecitare un’azione forte da parte della banca centrale Usa per contrastare l’inflazione. “La Fed deve muoversi in modo aggressivo per tenere sotto controllo l’inflazione”, ha detto Bullard in un’intervista a Bloomberg Television. Settimana scorsa Bullard, tra i falchi più accaniti in seno alla Fed, ha indicato come target di tassi al 3% a fine anno. “Dobbiamo arrivare almeno alla posizione neutrale in modo da non esercitare pressioni al rialzo sull’inflazione durante questo periodo in cui abbiamo un’inflazione molto più alta di quella a cui siamo abituati negli USA”. Il ‘neutral rate’ citato da Bullard è il livello che non stimola né frena l’inflazione. Bullard stima tale tasso neutrale al 2%, mentre la mediana dei suoi colleghi lo colloca intorno al 2,4%.

Bullard è stato l’unico componente del FOMC a dissociarsi dal voto favorevole a un rialzo dei tassi di 25 pb nel meeting di marzo. Bullard voleva un rialzo di 50 pb con l’avvio della riduzione del bilancio Fed.

Ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto chiaramente che l’inflazione, negli Stati Uniti, è troppo alta e che potrebbe essere necessario procedere a strette monetarie di entità superiore ai 25 punti base, in una riunione o in più riunioni. Parole che hanno rafforzato la convinzione degli investitori che il prossimo meeting Fed di maggio segni un rialzo dei tassi Usa di 50 punti base, dopo il primo rialzo dal 2018 annunciato il 16 marzo, pari a 25 punti base, che ha portato il costo del denaro al range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%.

Goldman vede due rialzi pesanti consecutivi

Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni sui tassi Usa, stimando due strette monetarie da 50 punti base nelle prossime due riunioni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, di maggio e giugno, seguiti da aumenti di 25 pb ai restanti quattro incontri nella seconda metà del 2022 e tre rialzi trimestrali nel 2023. A fine ciclo i tassi sono attesi da Goldman al 3-3,25%. “Continuiamo ad aspettarci che il FOMC annunci l’inizio della riduzione di bilancio alla riunione di maggio, ma dopo gli ultimi commenti non crediamo che questo sia necessariamente un ostacolo alla realizzazione di un aumento di 50 pb anche a maggio”, spiega la casa d’affari Usa.

Bullard tifa per un replay di quanto fatto da Greenspan nel 1994

Cosa intende Bullard per il più velocemente possibile? Il banchiere fa un riferimento preciso a quanto fatto dalla Fed durante il ciclo di inasprimento del 1994 definendolo come la migliore analogia con la situazione attuale. Da febbraio 1994 all’inizio del 1995 la Fed guidata da Alan Greenspan ha aumentato i tassi dal 3% al 6% e ha ottenuto un “atterraggio morbido” per l’economia con un’inflazione contenuta senza compromettere la crescita e favorendo un’espansione di 10 anni.

In 12 mesi la Fed di Greenspan alzò i tassi di ben 300 punti base portando avanti un percorso tutt’altro che lineare: tre aumenti di 25 punti base, poi due di 50, uno di 75 e una mossa finale di 50. Totale 300 pb con tassi balzati dal 3 al 6%.