Buffett, con Berkshire molla queste due banche
Berkshire Hathaway: i sell e i buy di Buffett nel I trimestre
Warren Buffett, fondatore e ceo di Berkshire Hathaway, ha tagliato l’esposizione della holding americana verso altre due banche Usa, facendo diverse altre mosse nel corso del primo trimestre dell’anno. E’ quanto emerge dalla documentazione depositata dalla conglomerata presso la Sec, l’autorità di Borsa degli Stati Uniti, relativa alle mosse del gruppo nei primi tre mesi del 2023.
Buffett ha, in particolare, azzerato le quote detenute negli istituti di credito Bank of New York Mellon (BK) e US Bancorp (USB), confermando una strategia che, negli anni compresi tra il 2020 e il 2022, ha visto l’oracolo di Omaha uscire dal settore bancario, anche se non del tutto.
Berkshire ha infatti rinnovato la propria scommessa sul titolo del colosso di Wall Street Bank of America (BAC), facendo incetta, anche, di quasi 10 milioni di azioni di Capital One (COF), per un valore di $954 milioni.
Il titolo Capital One ha subito brindato alla notizia, schizzando al rialzo nelle contrattazioni afterhours di Wall Street.
Aumentata anche la quota in Ally Financial (ALLY), per un valore di $10,6 milioni.
La conglomerata ha poi venduto $1,1 milioni di azioni detenute in Jefferies Financial Group (JEF), confermando invece la puntata sul colosso bancario Citigroup (C).
Berkshire scarica due banche, mentre fa incetta di Capital One
Interpellato dalla Reuters, David Smith, analista presso Autonomous Research, ha commentato le mosse di Buffett facendo notare che, in un momento in cui gli Stati Uniti non sono ancora usciti dalla crisi delle banche esplosa a marzo con il crac di SVB (Silicon Valley bank) e di Signature Bank , poi riaccesa dal fallimento di First Republic, i movimenti dei titoli del settore continuano a rimanere nel radar degli investitori. Tanto più se a provocarli è un guru dell’importanza di Warren Buffett.
Nel parlare della scelta di Berkshire di mollare Bank of New York Mellon e US Bancorp, Smith ha sottolineato che banche con un modello di business simile a quello di BNY Mellon hanno scontato le crescenti pressioni sui depositi, a fronte della decisione della Fed di lanciare il QT, ovvero il Quantitative Tightening.
D’altro canto, società attive nel comparto delle carte di credito, ha aggiunto l’analista citando Capital One, sono meglio posizionate per assorbire l’incremento dei costi della raccolta ed evitare timori sui loro livelli di liquidità.
Per quanto riguarda Bank of America, la fiducia nel colosso di Wall Street è stata rimarcata da Warren Buffett in occasione della recente assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway, quando il numero uno della holding ha lodato l’istituto di credito:
“Bank of America mi piace, e mi piace la sua gestione”.
Di fatto, dalla documentazione depositata presso la Sec emerge che Berkshire, nel corso del primo trimestre, ha aumentato la partecipazione detenuta nella banca del 2%: detto questo, nel corso dello stesso trimestre il valore dell’investimento effettuato in Bank of America è sceso di 4 miliardi di dollari circa, a causa della flessione del titolo.
Berkshire ha tagliato inoltre la quota nel colosso dell’auto di Detroit General Motors, portandola dalle 50 milioni di azioni detenute nel trimestre precedente a quota 40 milioni.
Il caso BYD e il benservito ad Activision
Va detto che dai dati depositati presso la Sec non emerge la mossa più grande che Berkshire Hathaway ha lanciato in quest’ultimo anno, ovvero la vendita di oltre la metà della partecipazione posseduta nel produttore di auto elettriche cinese BYD.
Quegli smobilizzi, che hanno consentito a Berkshire Hathaway di incassare miliardi di dollari, saranno riportati in un’altra documentazione che sarà depositata in via separata alla borsa di Hong Kong.
Dagli ultimi dati, emergeva che le azioni del gruppo di auto EV detenute da Berkshire avevano un valore di $3,3 miliardi circa.
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Ancora, nel corso del primo trimestre, l’investitore leggendario, 92 anni, ha continuato a ridurre la quota in Activision Blizzard, portandola da 52,7 milioni di azioni detenute all’inizio dell’anno, a quota 49,4 milioni.
Berkshire aveva scommesso sul titolo Activision Blizzard, fiducioso nell’acquisizione del gruppo di videogame da parte della Big Tech Microsoft .
L’accordo, che era stato annunciato all’inizio del 2022, ha ricevuto ieri l’ok dall’Unione europea, ma rimane ancora in forse, sulla scia della decisione delle autorità di regolamentazione del Regno Unito di bloccare il deal.
In generale, Berkshire è stata venditrice netta di azioni nel primo trimestre dell’anno, acquistando titoli per un valore di $2,87 miliardi e vendendo l’equivalente di $13,28 miliardi.
Vale la pena mettere in evidenza anche la Grande Scommessa di Buffett, ovvero la decisione di aumentare la quota in Pilot Travel Centers dal 38,6% all’80%.
Apple si conferma la scommessa N° 1
Oltre alla puntata su Bank of America, Buffett ha acquistato inoltre più azioni Apple.
Dalla documentazione emerge in definitiva che Bank of America e American Express si confermano tra le partecipazioni più grandi del portafoglio di Berkshire Hathaway, oltre alla numero uno, che rimane Apple (quota per un valore superiore ai 151 miliardi di dollari), rispettivamente attraverso partecipazioni che valgono $29,5 miliardi e $25 miliardi.
Tra le azioni che l’oracolo ha smobilizzato in misura maggiore, quelle del colosso petrolifero Chevron: in questo caso Berkshire Hathaway ha venduto quasi la metà della quota presente precedentemente in portafoglio.
Va detto che Buffett detiene ancora una partecipazione in un altro gruppo attivo nel comparto dell’oil, quello dei servizi petroliferi Occidental Petroleum.
Non è andata affatto bene, infine, al colosso produttore di chip di Taiwan TSMC: in questo caso la quota è stata scaricata da Berkshire appena sei mesi dopo il grande annuncio relativo all’investimento, pari a ben $4,1 miliardi.