Notizie Notizie Mondo BTP meglio dei Bund: la view di Amundi sui titoli di Stato

BTP meglio dei Bund: la view di Amundi sui titoli di Stato

7 Maggio 2021 11:58

 

Gli investitori dovrebbero rimanere costruttivi sulle azioni ma operare una rotazione a livello regionale, privilegiando i mercati sviluppati.  Così Matteo Germano, Head of Multi Asset CIO Italy di Amundi, che in riguardo ai titoli dei Paesi periferici, rimane rimane costruttivi sui BTP trentennali italiani rispetto ai bund trentennali tedeschi alla luce dei fattori tecnici, delle valutazioni e degli aumentati acquisti della BCE a marzo che potrebbero limitare la volatilità delle obbligazioni e incoraggiare gli investitori a mettersi a caccia del rendimento nei segmenti di mercato con una duration più lunga. 

I consigli agli investitori di Amundi

Rimaniamo moderatamente costruttivi sul debito dei mercati emergenti, afferma Germano, secondo cui però gli investitori dovrebbero cercare di tutelarsi contro il rischio di aumento della crescita/dell’inflazione. Le obbligazioni societarie continuano a rappresentare la principale convinzione dell’allocazione nel reddito fisso: sono interessanti grazie ai fattori tecnici, al valore relativo e, in Europa, alle metriche sul credito, nonostante le valutazioni ristrette.

Gli investitori potrebbero anche declinare il tema della reflazione attraverso le valute, preferendo il dollaro canadese a quello americano e alla corona norvegese, la sterlina e il dollaro canadese all’euro e al franco svizzero.  Le valute delle materie prime dovrebbero continuare a sottoperformare in uno scenario di ripresa, mentre l’aumento dei rendimenti USA è negativo per le valute a basso rendimento. Sulle valute dei mercati emergenti è importante essere selettivi. Per esempio, continua a piacerci il peso messicano per via dei forti legami economici tra USA e Messico, preferiamo il rublo all’euro per via dei fondamentali positivi, il won coreano e lo yuan cinese all’euro perché la Cina è il principale driver geopolitico per il commercio regionale interasiatico mentre l’economia coreana è esposta al ciclo globale dei semiconduttori.

 I principali rischi, continua l’esperto, sono legati a un aumento straordinario dei tassi USA che potrebbero incidere sui tassi europei ed erodere il valore laddove gli spread sono già molto compressi (Investment Grade). Pertanto, gli investitori dovrebbero cercare di dotarsi di alcune coperture in queste aree.