Jamie Dimon stufo di Zoom e smartworking. Sul bitcoin il ceo di JP Morgan continua a storcere il naso
Il telelavoro e gli strumenti di videoconferenza come Zoom sono stati cruciali nel permettere ai traders e ai banchieri di Wall Street di continuare a lavorare durante la pandemia. Ma ci sono detrattori e favorevoli come in ogni cosa. Da una parte le aziende tecnologiche come Facebook e Twitter, che hanno annunciato un passaggio permanente al lavoro remoto per coloro che lo desiderano, dall’altra parte i big CEO tra cui Jamie Dimon e David Solomon di Goldman Sachs hanno espresso insoddisfazione per il nuovo modello di lavoro.
“Sto per cancellare tutte le mie riunioni su Zoom”, ha detto Dimon in un’intervista al Wall Street Journal. A seconda dei loro ruoli, i dipendenti saranno ancora in grado di lavorare in remoto, ha detto Dimon. JP Morgan attualmente non può richiedere ai lavoratori di vaccinarsi obbligatoriamente, e non costringerà quelli che si oppongono per motivi religiosi o di salute. “La pandemia ha accelerato una tendenza, ma non funziona per i più giovani. Non funziona per coloro che vogliono fare carriera e non funziona in termini di generazione spontanea di idee”. Eppure, non tutti da JP Morgan sono entusiasti della prospettiva di più tempo in ufficio.
Il presidente e CEO di JPM ha già detto ai suoi dipendenti statunitensi che dovranno iniziare ad abituarsi a tornare questo mese in ufficio con l’obiettivo di avere il 50% dei lavoratori a rotazione negli uffici entro luglio.
Il bitcoin continua a non piacere a Dimon
Non solo smartworking. Il numero uno della Jp Morgan non è un grande sostenitore neanche delle criptovaluate anche se ultimamente ha mostrato una seppur piccola apertura. Dimon ha detto di riconoscere il fatto che molti dei clienti della sua banca stanno cercando di investire nella più grande e più popolare valuta digitale del mondo, il Bitcoin dato che continua ad affascinare i trader retail e le grandi istituzioni. “Non sono un supporter del Bitcoin. Non ho nessuno interesse. Ma dall’altra parte, i clienti sono interessati, e io non dico ai clienti quello che devono fare”, sono state le parole di Dimon al Wsj.
JP Morgan Chase, stando al rumor riportato nei giorni scorsi da CoinDesk, starebbe per aprire ai suoi clienti private la possibilità di acquistare la criptovaluta attraverso un fondo bitcoin gestito attivamente. Il lancio del nuovo fondo sulla criptovaluta sarebbe in agenda già questa estate.
All’inizio dell’anno, con il prezzo del bitcoin che continuava a salire esponenzialmente, gli analisti di JP Morgan hanno definito la criptovaluta “un traballante investimento a lungo termine”. Lo stesso Jamie Dimon, nel settembre 2017 aveva definito il bitcoin una frode, per poi pentirsi di quell’affermazione pochi mesi dopo (a quei tempi il bitcoin valeva meno di 4.000$). “Se sei abbastanza stupido da comprarlo, un giorno ne pagherai il prezzo”, disse Dimon in risposta a una domanda durante una conferenza dell’Institute of International Finance a ottobre 2017.