Notizie Notizie Mondo Brexit a rischio? Schiaffo del Parlamento a Theresa May, sterlina buca $1,22

Brexit a rischio? Schiaffo del Parlamento a Theresa May, sterlina buca $1,22

8 Marzo 2017 08:49

Nuovo schiaffo alla premier britannica Theresa May dal Parlamento del Regno Unito. La Camera dei Lord ha votato per attribuire maggiori poteri ai parlamentari nel percorso che renderà esecutiva la Brexit, una volta attivato l’Articolo 50. Approvato un emendamento con 366 voti favorevoli e 268 voti contrari, attraverso cui sono stati imposti ulteriori limiti all’esecutivo nel processo di divorzio dall’Unione europea, disciplinato dalla legge “European Union (Notification of Withdrawal) Bill”. 

L’emendamento propone che il Parlamento britannico approvi qualsiasi accordo venga raggiunto con Bruxelles, e prima del dibattito all’interno del Parlamento Ue. Se le trattative con l’Ue falliscono su una determinata questione, saranno dunque i parlamentari stessi a decidere se proseguire nel processo della Brexit senza che si sia raggiunto alcun tipo di intesa in materia. 

In realtà il governo di Theresa May ha già promesso al Parlamento il voto sull’accordo finale frutto delle trattative tra il Regno Unito e l’Unione europea. Tuttavia, con l’emendamento, viene  ulteriormente limitato il potere di May, in quanto la premier non potrà decidere di testa sua di lasciare il tavolo delle trattative. In questo modo, il potere contrattuale di Bruxelles viene aumentato, e non di poco, in quanto secondo alcuni esperti l’Unione potrebbe essere incoraggiata a offrire un accordo negativo per il Regno Unito, nella speranza che i parlamentari lo rifiutino e potenzialmente interrompino lo stesso processo della Brexit.

Attenzione focalizzata sui movimenti della sterlina, che è scesa nelle ultime ore al di sotto della soglia di $1,22 nei confronti del dollaro.

Quello della Camera dei Lord è il secondo schiaffo che colpito la premier May. Il primo era avvenuto attraverso un altro emendamento, con cui i parlamentari avevano proposto maggiori tutele a favore dei cittadini dell’Unione europea.