Brand Finance: è della cinese Icbc il primo marchio bancario al mondo. Nessuna italiana tra le top 50

Poco meno di 60 miliardi di dollari è il valore del marchio della Icbn, l’Industrial and commercial Bank of China che occupa il primo posto nella classifica di Brand Finance Banking. Intesa Sanpaolo la prima italiana, è fuori dalla top 50
Quando vale il marchio di una banca? Lo stabilisce ogni anno Brand Finance, società specializzata in valutazione dei brand. La classifica stilata per il 2018 premia gli istituti cinesi che occupano le prime due posizioni e sono presenti con quattro nomi nella top 10. Sul podio sale anche la statunitense Wells Fargo, accompagnata da altre quattro banche Usa nella classifica delle migliori dieci. Unica esponente del Vecchio continente è la britannica Hsbc.
Nessuna italiana nella top 50
Con tutto quello che è accaduto nel settore bancario in Italia negli ultimi anni non c’è da stupirsi che l’attenzione per il marchio non sia stata la prima preoccupazione e che anzi, presso i clienti, la “simpatia” per le banche e le loro insegne non sia elevata.
“Le banche italiane – commento Massimo Pizzo, managing director Italia di Brand Finance – continuano a sottovalutare l’importanza del brand nelle scelte dei clienti. Solo Intesa Sanpaolo ha un marchio estremamente forte, realmente in grado di influenzare le scelte dei clienti e resistere ad eventuali crisi d’immagine”.
Si tratta, non a caso, della banca che ha avuto meno problemi nei travagliati anni appena trascorsi. Eppure, il valore del suo marchio ammonta a poco più di 5 miliardi di dollari, oltre dieci volte meno della prima in classifica. Una quotazione che permette a Intesa Sanpaolo di occupare la 57° posizione in classifica, una posizione in meno rispetto al 2017.
Significativo il crollo del valore del brand di Unicredit, unica tra le banche italiane ad aver perso terreno passando da 2,6 a 1,83 miliardi di dollari. In classifica Unicredit perde ben 27 posizioni ed esce dalla top 100 (155°).
La performance migliore tra le italiane è stata quella di Mediolanum il cui marchio è passato da 171 a 313 miliardi di dollari di valore scaldando 149 posizioni in classifica.
“Come le altre banche italiane – si legge nel report di Brand Finance – Mediolanum ha beneficiato della riduzione della corporate tax e dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro. Ciò che ha fatto veramente la differenza è stato il recente rebranding”.
La classifica delle italiane
Posizione 2018 Marchio Valore in mld $
57° (+1) Intesa Sanpaolo 5,127
115° (-27) Unicredit 1,829
118° (+37) Ubi Banca 1,802
177° (+28) Mediobanca 0,992
258° (+17) Monte dei Paschi 0,491
286° (+31) Bper 0,439
300° (+16) Banco Bpm 0,408
327° (+42) Credem 0,347
342° (+49) Banca Mediolanum 0,313
441° (ne) Banca Generali 0,205
471° (ne) Popolare di Sondrio 0,187
Valore dei marchi in crescita ma arriva la concorrenza
“Il valore totale del marchio delle maggiori 500 banche al mondo è cresciuto del 10,2% nell’ultimo anno – spiega David Haigh, amministratore delegato di Brand Finance –. Sono peró i marchi cinesi, nella Brand Finance Banking 500, a superare in termini di prestazioni i concorrenti a livello globale con una crescita media del valore del marchio del 22%”.
I primi 5 marchi al mondo
Posizione 2018 Marchio Valore in mld $
1° (=) Icbc 59,2
2° (+1) China Construction 56,8
3° (-1) Wells Fargo 44,1
4° (+1) Bank of China 41,8
5° (-1) Chase 38,8
Se questa è la situazione attuale, le grandi banche devono ora fronteggiare la concorrenza del settore tecnologico, capace di offrire sempre più servizi e “disintermediare” il settore bancario.
“Apple, Facebook, Google e Amazon: negli ultimi anni, ognuno ha lanciato diversi servizi finanziari rivolti ai consumatori e ogni marchio rappresenta nuove sfide per i servizi bancari tradizionali, con i marchi delle società tecnologiche più allineati alle aspettative dei clienti in merito ai servizi multi-canale e multipiattaforma istantanei” conclude il report.