Borse Ue in rosso, grande volatilità a Shanghai (+1,2%). Riflettori su Grecia e Fed
19 Agosto 2015 08:03
Le Borse europee viaggiano in territorio negativo in scia alla debole chiusura di Wall Street e delle piazze asiatiche che continuano a scontare i timori di un rallentamento dell’economia cinese. Sulla Borsa di Shanghai, che ieri aveva mostrato un tonfo di oltre 6 punti percentuali registrando la peggiore performance dopo quella dello scorso 27 luglio, ha invece regnato la volatilità. Dopo essere scivolato fino a -5 punti percentuali, l’indice Composite ha virato bruscamente al rialzo nel finale chiudendo la seconda seduta della settimana con un progresso dell’1,22% a 3.794 punti.
La scorsa settimana l’attenzione degli operatori è stata tutta rivolta alle mosse della People’s Bank of China che per tre giorni consecutivi ha svalutato il fixing giornaliero dello yuan nei confronti del dollaro Usa. Le decisioni della Banca centrale di Pechino sono state viste dal mercato come un tentativo di arginare il rallentamento dell’economia del Dragone, anche se il Fmi ha apprezzato la mossa considerandola come una maggiore apertura al mercato da parte delle autorità di Pechino. Sui mercati europei i contraccolpi maggiori si sono visti sui settori del lusso e sull’automotive, i più esposti all’economia del Dragone.
In questo quadro viaggiano in rosso tutte le principali Borse del Vecchio Continente: a Francoforte il Dax cede l’1%, a Parigi il cac 40 arretra dell0 0,90%, a Londra il Ftse 100 lascia sul parterre lo 0,80% e a Madrid l’Ibex 35 perde lo 0,70 per cento. Stesso trend per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,70% poco sopra quota 23.200 punti.
Oggi l’attenzione degli investitori è rivolta al voto del Parlamento tedesco sul terzo piano di salvataggio della Grecia da 86 miliardi di euro. Scontata l’approvazione del Bundestag ma bisognerà capire quante defezioni ci saranno nel partito della cancelliera Angela Merkel. In serata i riflettori si sposteranno Oltreoceano dove verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
