Notizie Notizie Italia Italia: nate 300 imprese “under 35” al giorno tra aprile e giugno, 4 su 10 è al Sud

Italia: nate 300 imprese “under 35” al giorno tra aprile e giugno, 4 su 10 è al Sud

17 Agosto 2015 10:01
Giovani in cerca di occupazione e giovani che l’occupazione la creano da soli, aprendo un’impresa. Sembra questo lo scenario di questa estate 2015, divisa tra la speranza dei più che la ripresa dell’economia finalmente si consolidi, riprendendo a produrre opportunità di lavoro, e la voglia di tanti altri di dare corpo ad un’idea diventando imprenditori di se stessi.
Secondo i dati diffusi oggi da Unioncamere, tra aprile e giugno le nuove imprese aperte da giovani con meno di 35 anni di età sono state quasi 32mila (in media 300 al giorno, sabati e domeniche incluse), pari ad un terzo di tutte le aperture di nuove imprese nel trimestre. Al netto delle chiusure rilevate nello stesso periodo (circa 11mila), l’esercito delle imprese giovanili nel secondo trimestre dell’anno si è dunque arricchito di oltre 20mila unità, arrivando a sfiorare il valore di 600mila aziende (in altre parole una impresa su dieci è guidata da giovani).
In termini assoluti il contributo che i giovani hanno dato alla crescita della base imprenditoriale in Italia, tra aprile e giugno, è stato di oltre la metà: il 54% (a tanto ammonta la quota di imprese “under 35” rispetto al saldo trimestrale complessivo). Un contributo che appare ancora più significativo se si guarda alla sua intensità. Il tasso di crescita trimestrale dell’imprenditoria giovanile, infatti, ha messo a segno un +3,6% a fronte dello 0,6% del complesso delle imprese. 
Che la risposta dell’impresa alla ricerca di un lavoro sia tra le principali motivazioni di questa crescita, è confermato dalla prevalenza di micro-iniziative (nel 76% dei casi le neo-imprese giovanili nascono nella forma di impresa individuale) e dalla quota con sede al Sud: le nuove iniziative dei giovani meridionali rappresentano infatti il 40,6% del totale delle nuove imprese in quell’area del paese, con punte superiori o vicine a questa quota in Calabria, Campania e Sicilia. Tra le città, L’Aquila, Crotone e Vibo Valentia sono state le province con più imprenditori “in erba”. Guardando invece ai settori, quelli in cui i giovani hanno scelto di puntare sono stati il commercio (oltre 6.500 le imprese in più nel trimestre), i servizi di alloggio e ristorazione (+2.800) e le costruzioni (+2.300).