Le Borse estendono il rally in scia a Wall Street, ma gli analisti restano prudenti
Le Borse europee allungano ulteriormente seguendo il rialzo in apertura di Wall Street dopo una prima parte di seduta all’insegna del ritorno di fiducia grazie all’approvazione del piano coordinato di sostegno al sistema bancario deciso dall’Eurogruppo.
A Milano il Mibtel guadagna l’8,89% a 16810 punti e l’S&P/Mib sale dell’8,99% a 22134 punti. A Wall Street tutti i maggiori indici segnano un progresso superiore al 4%. A Parigi il Cac40 guadagna il 7,31%, il Dax di Francoforte avanza dell’8,43% e il Ftse100 di Londra segna un progresso del 4,6%. I rialzi sono generalizzati e riguardano a livello europeo soprattutto utility, risorse di base e servizi finanziari. In Italia spiccano rialzi sopra la doppia cifra percentuale per Banco Popolare, Bpm, Fastweb, Enel e Fiat.
La seduta in Europa era iniziata sotto i migliori auspici dopo che ieri ui capi di Stato e di governo dei 15 Paesi dell’Eurozona hanno dato il via libera alla possibilità di immettere capitale nelle banche, anche utilizzando azioni senza diritto di voto, e alla possibilità da parte degli Stati di garantire i prestiti bancari e le nuove emissioni fino a cinque anni. Non è tuttavia stata resa nota una cifra che quantifichi l’intervento nel suo complesso, mentre ogni Paese si è impegnato a calcolarla.
Previste anche regole contabili più morbide, con la sospensione del mark to market, ossia della necessità per le banche di abbattere in tempi rapidi i valori patrimoniali in bilancio al diminuire del loro valore.
Per quanto riguarda l’Italia, il premier Silvio Berlusconi ha parlato di “una posizione molto migliore rispetto agli altri Paesi”, in modo da non rendere necessario un intervento di vera e propria nazionalizzazione bancaria. “Noi abbiamo scelto di non nazionalizzare le banche – ha detto Berlusconi – ma, ove fosse necessario, intervenire rilevando azioni senza diritto di voto”.