Borse europee sotto pressione: sguardi puntati su mosse Spagna
Borse europee deboli in scia al susseguirsi di indiscrezioni e smentite su un’eventuale richiesta di aiuti dalla parte della Spagna. Su questo fronte si è espresso ieri il premier Mariano Rajoy sostenendo che “la richiesta di aiuti della Spagna non è imminente”. A generare incertezza anche l’attesa per la decisione di Moody’s sulla revisione del rating sul debito spagnolo che dovrebbe arrivare entro questo mese. A metà giugno l’agenzia ha dato una sforbiciata al rating del Paese iberico, portandolo da A3 a Baa3, e l’ha posto sotto osservazione per un possibile downgrade.
Una situazione che mette sotto pressione i listini del Vecchio continente che hanno imboccato sin dai primi minuti di contrattazioni la strada dei ribassi. Dopo le 9.30 a Parigi il Cac40 lascia sul terreno lo 0,36%, mentre il Ftse100 cede lo 0,34%, Segno meno anche per il Dax e l’Ibex35 che lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,14% e lo 0,16%. Unica eccezione Piazza Affari, con il Ftse Mib che si muove poco sopra la parità e sale dello 0,15% a 15.518,95.
“Sembra che la Spagna abbia messo un bel bastone tra le ruote del mercato dichiarando che non è in procinto di chiedere aiuti all’Europa – commentano gli analisti di CMC Markets – Ciò che normalmente sarebbe salutato con favore in tempi non ordinari viene valutato negativamente con gli investitori che rischiano di non riuscire ad esprimere una visione sull’outlook europeo, dopo che la Bce ha messo a disposizione il programma OMT , di fatto ibernato in attesa che il governo iberico tenda la mano”. E la situazione rischia di avvitarsi su sé stessa visto che il premier Rajoy non chiederà aiuti fino a che il livello dei tassi glielo consentirà, probabilmente fino alla fine del mese.
Alla vigilia della nuova riunione mensile della Banca centrale europea (Bce) in agenda domani, la seduta odierna sarà dominata da alcuni dati macro. Tra questi le prime indicazioni sul mercato del lavoro statunitense di settembre. Alle 14.15 verranno diffuse le stime Adp sui nuovi occupati nel settore privato. Secondo il consensus di Bloomberg è previsto un aumento di 140 mila posti rispetto ai +201 mila della precedente rilevazione.