Borse europee caute, spread oltre 500 punti. A Milano giù Unicredit dopo raggruppamento
Partenza cauta per la Borsa di Milano dopo l’avvertimento della Bank of Japan che vede una maggiore possibilità di rallentamento economico globale a causa della crisi del debito sovrano in Europa e dell’apprezzamento dello yen. La tensione sul debito italiano resta elevata con lo spread Btp-Bund che viaggia sopra quota 500 punti base e il rendimento del bond decennale italiano che si attesta al 7,08%. Nel fine settimana si è rafforzata l’alleanza tra Giappone e Cina. Durante il viaggio a Pechino del primo ministro nipponico, Yoshiniko Noda, i due Paesi hanno stretto un accordo sulle rispettive valute: le compagnie che intrattengono scambi commerciali tra i due Paesi potranno scambiare direttamente una valuta nei confronti dell’altra (yen o yuan) senza passare per il dollaro americano.
Gli scambi odierni potrebbero subire un deciso rallentamento a causa soprattutto della chiusura per festività della Borsa londinese. In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,15% a 15.045 punti, mentre il Ftse All Share arretra dello 0,20% a quota 15.780. Più sostenuti i rialzi a Francoforte, dove il Dax guadagna lo 0,35%, e a Parigi, dove il Cac 40 avanza dello 0,30%. A Madrid l’Ibex 35 mostra una flessione dello 0,20%.
Da segnalare questa mattina i titoli Unicredit. Come comunicato nei giorni scorsi infatti i prezzi delle azioni ordinarie e di risparmio risentiranno dell’applicazione del raggruppamento azionario stabilito dal management dell’istituto di piazza Cordusio. Il raggruppamento prevede un rapporto pari a 1 nuova azione ogni 10 possedute, sia per le ordinarie che per le risparmio. I prezzi di riferimento di venerdì scorso sono quindi stati rivisti da 0,69 euro a 6,90 euro (titoli ordinari) e da 0,99 a 9,95 euro (titoli risparmio). Dopo i primi scambi di seduta il titolo ordinario della banca milanese mostra un ribasso dell’1,95% a 6,77 euro.
Di contro Impregilo svetta sul paniere principale con un rialzo del 2,20% a 2,336 euro. Il Consiglio di amministrazione di Fondiaria-Sai, riunitosi venerdì scorso, ha sostanzialmente accolto la proposta di acquisto del gruppo Gavio per il 33% detenuto dalla compagnia assicurativa in Igli, la cassaforte che controlla il 29,9% del general contractor. L’offerta di Gavio valorizza Impregilo 3,6 euro.