Unicredit: verso un consorzio a 26 banche, ok sottoscrizione aumento da Fondazione Manodori
Si ingrossano le fila del consorzio per l’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro di Unicredit. Stando ad alcune indiscrezioni di stampa, si sarebbero aggiunte altre 12, banche sia italiane sia estere, alle attuali 14. Tra i nomi in circolazione sono spuntati quelli di Monte dei Paschi, Equita sim, Intermonte, Banca Akros, Banca Carige e Banca Aletti. Tra gli istituti stranieri ci sarebbero Credit Agricole, Lloyds, Nomura, Bbva, Kbw e Mizuho Bank. Mediobanca e Bofa Merrill Lunch guidano il consorzio formato da: Banca Imi, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, Hsbc, JP Morgan, Societe Generale, Ubs, Ing, Rbc, Royal Bank of Sxcotland e Santander.
Nel frattempo ieri è arrivata la notizia dell’adesione alla ricapitalizzazione da parte della Fondazione Manodori. L’ente ha deliberato di sottoscrivere parzialmente la quota detenuta che passerà dall’attuale 0,79% allo 0,5%. La Fondazione finanzierà l’operazione attraverso la vendita di parte dei diritti di opzione, senza alcun esborso aggiuntivo. Settimana scorsa era stata la volta dell’adesione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. L’ente, che detiene il 3,679% dell’istituto milanese, con una delibera presa all’unanimità ha deciso di sottoscrivere l’aumento di capitale dui Unicredit con un esborso di 316 milioni di euro. L’attesa ora è per la decisione che prenderà la Fondazione Banco di Sicilia.
Il conto alla rovescia per il maxi-aumento è comunque già partito. Parola di Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Piazza Cordusio. Già dai primi di gennaio “vogliamo affrontare il tema del prezzo per poi fare in fretta”. Così il top manager in un’intervista rilasciata qualche giorno fa a Il Giornale, aggiungendo che “per la definizione dello sconto ci atterremo agli standard di mercato, trovando il giusto equilibrio”. La ricapitalizzazione porterà il Core Tier1 dell’istituto di credito, calcolato sui criteri di Basilea2, al 10,50% e oltre il 9% in base a Bailea3, raggiungendo quota 10% nel 2015. “Dopo l’aumento di capitale – ha sottolineato l’Ad – saremo una delle banche più forti d’Europa”. In riferimento all’arrivo di nuovi soci, Ghizzoni si è detto disponibile all’ingresso di nuovi soci, fermo restando la conferma della “composizione della nostra attuale base azionaria”.
Il 27 dicembre inoltre avverrà l’operazione di raggruppamento delle azioni Unicredit. Lo ha annunciato Piazza Cordusio in una nota. L’operazione prevede il raggruppamento delle 19.274.251.710 azioni ordinarie e delle 24.238.980 azioni di risparmio nel rapporto di 1 nuova azione ogni 10 esistenti. Il capitale sociale di UniCredit sarà quindi pari a 12.148.463.316 euro suddiviso in 1.929.849.069 azioni (1.927.425.171 ordinarie e 2.423.898 di risparmio).
Negativo il titolo Unicredit a Piazza Affari dove segna una flessione dell’1,19% a quota 0,707.