Notizie Notizie Mondo Borse europee ancora nervose, ma rientra la tempesta sui titoli bancari

Borse europee ancora nervose, ma rientra la tempesta sui titoli bancari

7 Gennaio 2011 10:35

Dopo un avvio incerto, la seduta delle Borse europee si è orientata al negativo. I mercati sono piuttosto nervosi, attendono soprattutto il dato sulla disoccupazione negli Stati Uniti, che sarà diffuso nel primo pomeriggio. L’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,13%, l’Ftse All Share un ribasso dello 0,11%. Non aiutano il sentiment le rinnovate tensioni sul mercato dei titoli di Stato portoghesi, irlandesi e anche italiani, in vista delle corpose aste in calendario la prossima settimana.


Sono ancora in rialzo questa mattina i tassi sui titoli di stato italiani. Lo spread tra i Btp decennali e il bund tedesco è salito a 191 punti con un rendimento pari al 4,83%. Si tratta del livello più alto dal 30 novembre scorso, quando il differenziale con i titoli tedeschi tocco il record di 210 punti. Una situazione simile a quella che si ritrova sui titoli spagnoli e portoghesi. La forbice tra i bond decennali spagnoli e il bund si è, infatti, allargata a 264 punti con un rendimento del 5,56%, mentre lo spread del Portogallo è volato a 422 punti con un tasso al 7,14%.


Un andamento che non contagia i titoli bancari su cui la tempesta di ribassi sembra essersi al momento placata. Sul settore del credito è terminata la raffica di vendite: Unicredit e Intesa SanPaolo sono limate rispettivamente dello 0,32% e dello 0,24%, mentre il Banco popolare e Monte dei Paschi salgono dello 0,63% e dello 0,82%. Ma resta alta la guardia sul settore delle banche, legato a doppio filo agli sviluppi della crisi del debito sovrano del Vecchio Continente.


In questa prima settimana del 2011, i riflettori degli investitori hanno continuato a puntare i periferici. “Il deterioramento senza precedenti delle finanze pubbliche nella maggior parte delle economie avanzate ha nominato le sue vittime dell’Eurozona”, segnala un economista. “Nonostante il dramma recente, crediamo di aver visto solo il primo e il secondo atto. Il resto è ancora in evoluzione”, avverte. “Anche se abbiamo avuto un intervallo di 62 anni senza default di economia avanzate, questo rischio è attivo oggi nell’Europa occidentale, in particolare nella zona periferica”.


Gli analisti di Citigroup stemperano ottimismo. In una nota uscita questa mattina in cui hanno fatto il punto sul settore bancario, gli esperti segnalano che i ricavi da reddito fisso hanno sperimentato una significativa normalizzazione nel 2010, che dovrebbe confermarsi anche quest’anno. In particolare, azzardano, il 2011 dovrebbe portare a una ripresa sia dell’equity sia dell’M&A. Indicazioni che li portano a suggerire di posizionarsi in modo tattico overweight sul settore delle banche di investimento.