Borse ancora sui massimi, “sbornia” di rialzi trainati dall’Ai di Nvidia
Settimana da incorniciare per i principali indici internazionali grazie alla trimestrale più attesa dell’anno che non ha deluso le aspettative. Nvidia negli ultimi tre mesi del 2023 ha generato ricavi superiori all’intero 2021, confermando la crescita da record della società grazie agli investimenti globali nell’intelligenza artificiale (AI). Come hanno reagito i principali indici globali e dove si trovano le quotazioni attuali?
A che punto si trovano i mercati?
Ieri è stata una giornata eccezionale per i prezzi delle azioni, con l’ottimismo nei confronti dell’intelligenza artificiale (AI) che ha alimentato un boom di mercato, soprattutto dopo che Nvidia ha superato le aspettative sugli utili trimestrali con un ampio margine.
L’effetto più forte si è visto a Wall Street, dove i principali indici hanno archiviato la migliore seduta da oltre un anno, raggiungendo nuovi massimi storici. “Ancora una volta, gli operatori hanno favorito le società a elevata capitalizzazione, scommettendo sulla portata di lungo periodo di tematiche legate all’AI in un contesto in cui i tassi si mantengono ancora elevati e continuano a rappresentare un freno all’appetito per le small cap” commentano gli analisi di MPS Capital Services.
Gli acquisti anche oggi non si fermano con l’S&P 500 che viaggia oltre i 5.100 punti, segnando un rialzo del 7% da inizio anno e un guadagno del 28,6% negli ultimi 12 mesi. Performance ytd praticamente uguale per il Nasdaq, mentre il progresso a un anno è del 41% circa.
“Siamo nel mezzo di un nuovo ciclo di investimenti del valore di svariate centinaia di miliardi di dollari che forse non cambierà il mondo, ma di certo avrà un impatto non trascurabile sull’economia non solo americana nei prossimi trimestri, con un indotto che al momento è difficilmente quantificabile” afferma Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR.
E forse non è solo un caso che il listino giapponese Nikkei 225 ha chiuso a 39.098 punti proprio il giorno successivo ai dati di Nvidia, superando dopo ben 35 anni il massimo di 38.957 punto fatto segnare nel lontano 1989. Un record ulteriormente superato anche oggi con una chiusura a un passo dai 39.100 punti (+2,2%), che porta la performance da inizio 2024 a +16,8% e quella degli ultimi 12 mese a +42,4%.
Le borse europee come hanno reagito? L’euforia di Wall Street si è propagata anche nel Vecchio Continente, dove gli indici maggiori continentale Euro Stoxx 50 e Stoxx Europe 600 hanno aggiornato i precedenti record assoluti, così come il Dax tedesco e il Cac 40 francese. E il maggiore indice italiano? Il Ftse Mib si trova in area 32.680 punti, segnando il +7,7% ytd e il +21% circa nell’ultimo anno.
Il punto tecnico sul Ftse Mib
Il Ftse Mib presenta un andamento rialzista nel medio e breve periodo. Dopo il doppio minimo del 4 e 26 ottobre dello scorso anno, l’indice italiano ha avviato un trend rialzista che si è fermato per una pausa nei mesi di dicembre e gennaio formando un canale laterale compreso tra il supporto a 30.000 punti e la resistenza a 30.650 punti. A fine gennaio il Ftse Mib ha effettuato il break della parte alta del canale, quindi ha superato il livello statico a 30.650 punti, per poi riprendere il trend rialzista.
Due sedute fa, l’indice italiano ha oltrepassato di slancio, con un gap up, la soglia psicologica dei 32.000 punti, arrivando oggi a toccare un massimo intraday a 32.707 punti, livello di prezzo che non si vedeva dal lontano maggio del 2008.
In tale scenario, il prossimo obiettivo al rialzo rimane quota 33.000 punti, mentre al ribasso il primo supporto si trova a 32.000 punti. A scendere il target successivo si colloca a 31.400 punti, area di prezzo dove passa anche la trendline rialzista costruita sui minimi di ottobre 2023 e gennaio di quest’anno (linea azzurra).
Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI a 14 periodi (l’indice di forza relativa) è entrato ieri in territorio di ipercomprato, sottolineando la forza dei pressioni rialziste in questa fase di mercato. Cosa vuol dire questo secondo l’analisi tecnica? L’ipercomprato significa che il prezzo è salito rapidamente in poco tempo perché sono entrati molti investitori. Di conseguenza, potrebbe seguire una breve correzione del prezzo.
Tuttavia, il quadro grafico del Ftse Mib è positivo, trovandosi sopra le principali medie mobili: da quella a 200 periodi (linea arancione) dista circa il 13%, mentre da quella a 50 periodi (linea gialla) il 6% circa.