Borsa Usa: settembre da dimenticare, ma Big Tech fanno la fortuna nel III trimestre. Nasdaq +11% con Tesla +245%
Un settembre da dimenticare, ma un terzo trimestre di tutto rispetto per la Borsa Usa. Wall Street ha fatto bene nel periodo compreso tra luglio e settembre, grazie ai guadagni che hanno interessato soprattutto i Big Tech, a dispetto della retromarcia sofferta nel mese che si è appena concluso.
L’indice Dow Jones ha chiuso il terzo trimestre con un guadagno del 7,6%, riportando una flessione pari a -2,7% in tutto il 2020.
L’indice S&P 500 è salito dell’8,5%, a fronte di un +4,1% dall’inizio dell’anno.
Il Nasdaq Composite è balzato dell’11% negli ultimi tre mesi, con un rally complessivo, quest’anno, pari a ben +24,5%, nonostante il calo del 5% di settembre.
La prima tabella riporta il trend dei settori, facendo riferimento sia alla performance del terzo trimestre che a quella limitata al mese di settembre.
Il comparto che ha fatto meglio nel terzo trimestre è stato quello dei consumi discrezionali (+14,9% nel terzo trimestre, rispetto al -3,7% di settembre.
Bene nel trimestre anche i titoli industriali (+12% nel terzo trimestre e +1,1% a settembre) e dell’IT (information technology, +11,7% nel terzo trimestre ma -5,4% a settembre).
Maglia nera al settore energetico, che ha visto le quotazioni soffrire un tonfo di quasi -21% (riferimento all’indice energetico di settore dello S&P 500), a fronte del brusco calo di quasi il 15% soltanto a settembre.
Tra i titoli peggiori del settore energetico – che si sono confermati i peggiori anche dell’indice S&P 500, si segnalano Apache -93,5% nel terzo trimestre e -36% a settembre; Occidental Petroleum (-85,6% nel terzo trimestre e -21,4% a settembre) e Marathon Oil (-60,6% nel terzo trimestre e -22,5% a settembre).
Tra i comparti che hanno performato peggio nel terzo trimestre, si sono messi in evidenza i finanziari e i titoli delle società attive nel mercato immobiliare.
Guardando al solo mese di settembre e al trend dei principali indici azionari Usa, il Dow Jones Industrial Average ha perso quasi il 2,3%, lo S&P 500 ha ceduto il 3,9%, e il Nasdaq Composite ha fatto – 5,2%.
Considerando invece i singoli titoli, confermato il potere di alcune azioni che fanno parte del club FANG o FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) ma anche dei FAMAG e FANGMAN, ergo i titani che valgono quanto il Pil del Giappone e della Germania, che hanno fatto la fortuna del Nasdaq-100.
Tesla si è aggiudicata la prima postazione, con un rally superiore a +245% nel terzo trimestre (a settembre le quotazioni hanno perso -13,9%).
Zoom Video Communications è balzata del 135,7% nel terzo trimestre, incassando un ottimo +44,6% a settembre; Nvidia è salita del 75,8% nel terzo trimestre salendo però di appena +1,2% a settembre.
Bene anche Advanced Micro Devices ed Apple.
Apple in particolare è salita nel terzo trimestre di quasi il 44%, confermandosi tuttavia tra le vittime illustri di settembre, con una flessione superiore a -10%.
Nella categoria dei peggiori BioMarin Pharmaceutical, che ha perso il 66,2%, confermandosi la peggiore, nel periodo luglio-settembre, del Nasdaq 100.
Bilancio in rosso anche per Intel (-16,2%) e Gilead Sciences (-18,9%).