News Notizie Italia Borsa Milano giù prima della Bce, STM in vetta in calo Stellantis con incubo Dieselgate

Borsa Milano giù prima della Bce, STM in vetta in calo Stellantis con incubo Dieselgate

Pubblicato 10 Giugno 2021 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:28
Movimenti in ribasso per Piazza Affari che attende (in compagnia delle altre Borse europee) le decisioni di politica monetaria della Banca centrale europea e dell'aggiornamento sull'inflazione negli Stati Uniti. Nei primi minuti di scambi a Milano l'indice Ftse Mib scivola solo dello 0,47% a 25.622 punti dopo la debole chiusura di ieri.

Osservando le performance dei singoli titoli del paniere principale di Piazza Affari, la migliore in queste prime battute è STMicroelectronics che avanza di oltre un punto percentuale. Resta anche oggi in evidenza Nexi (+0,9%) che ieri aveva chiuso in rialzo di circa il 3% all'indomani dell'update sui volumi di affari. Dopo un avvio positivo Ferrari scivola in territorio negativo. Sotto la lente per la Rossa la nomina del nuovo amministratore delegato. Si tratta di Benedetto Vigna che entra a far parte del gruppo di Maranello a partire dal primo settembre. Vigna proviene da STM dove attualmente è responsabile del gruppo analogici, MEMS (Micro-electromechanical Systems) e sensori, il più grande e remunerativo business operativo del gruppo nel 2020.

Sul fondo del listino milanese Stellantis che cede circa il 2 per cento. Nell’ambito dell'inchiesta giudiziaria sul caso Dieselgate riguardante diverse case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, Automobiles Peugeot è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori e per questo dovrà pagare una cauzione di 10 milioni di euro (dei quali 8 milioni per il potenziale pagamento danni e sanzioni e 2 milioni a garanzia la rappresentanza della società in tribunale) e dovrà fornire una garanzia bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento di danni. Inoltre, altre due aziende del gruppo, Automobiles Citroën e FCA Italy, sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese di luglio.