Stellantis: scandalo Dieselgate, Automobiles Peugeot rischia di pagare 30 mln per risarcimento danni
Lo scandalo Dieselgate non è ancora chiuso e torna a bussare alla porta di Stellantis. Nell’ambito dell'inchiesta giudiziaria riguardante diverse case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, Automobiles Peugeot, società interamente controllata oggi da Stellantis, è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015. Il gruppo, nato a gennaio dalla fusione tra Fca e Peugeot, spiega che come spesso avviene nelle inchieste penali francesi, Automobiles Peugeot dovrà pagare una cauzione di 10 milioni di euro (dei quali 8 milioni per il potenziale pagamento danni e sanzioni e 2 milioni a garanzia la rappresentanza della società in tribunale), e dovrà fornire una garanzia bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento di danni. Automobiles Peugeot sta valutando le proprie opzioni di difesa anche a questo proposito.
Non solo. Nell'ambito della stessa inchiesta, altre due aziende del gruppo, Automobiles Citroën e FCA Italy, sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese di luglio.
Le società interessate sono fermamente convinte che i propri sistemi di controllo delle emissioni soddisfacessero tutti i requisiti applicabili nei periodi in questione e continuino a farlo tuttora e attendono di poterne dare dimostrazione. "Il gruppo Stellantis, costituito nel gennaio 2021, in continuità con le politiche dei suoi predecessori coopererà pienamente con la giustizia per risolvere rapidamente la questione", conclude la nota.
Non solo. Nell'ambito della stessa inchiesta, altre due aziende del gruppo, Automobiles Citroën e FCA Italy, sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese di luglio.
Le società interessate sono fermamente convinte che i propri sistemi di controllo delle emissioni soddisfacessero tutti i requisiti applicabili nei periodi in questione e continuino a farlo tuttora e attendono di poterne dare dimostrazione. "Il gruppo Stellantis, costituito nel gennaio 2021, in continuità con le politiche dei suoi predecessori coopererà pienamente con la giustizia per risolvere rapidamente la questione", conclude la nota.