Borsa Italiana annaspa con banche e Telecom in ginocchio, -5% anche per Unipol
Piazza Affari in torna a perdere quota uniformandosi all’umore di Wall Street tornato negativo. Il Ftse Mib ha chiuso a quota 21.554 punti (-1,78%). Focus ancora sulle notizie relativa alla diffusione del coronavirus-COVID-19 negli States. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha confermato due nuovi casi di COVID-19, un uomo sui 40 anni e una donna di circa 80 anni. Entrambi non avrebbero avuto alcun contatto gli altri due pazienti risultati positivi al test del coronavirus. I nuovi casi portano il totale degli infettati, nella città di New York, a quattro.
Il governatore della California ha dichiarato lo stato di emergenza per la diffusione del coronavirus: 53 sono al momento i casi accertati di persone infettate. La decisione del governatore è stata presa dopo la notizia della prima vittima nello stato. In America sale a 11 il bilancio complessivo delle vittime del virus. Il Congresso Usa ha varato un pacchetto di misure straordinarie contro la diffusione del virus, per un valore di 8 miliardi di dollari. Mentre l’Fmi ha annunciato un piano da 50 miliardi di dollari per aiutare i paesi più in difficoltà a far fronte all’emergenza del Covid-19.
Juve e UBI le peggiori
In calo del 5,85% il titolo Juve che paga le indicazioni del nuovo decreto del governo per l’emergenza coronavirus che contiene anche l’obbligo di giocare a porte chiuse fino a inizio aprile. Intanto FTSE Russell ha comunicato che dal prossimo 23 marzo il titolo uscirà dal Ftse Mib lasciando spazio a Banca Mediolanum.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari forti vendite su Azimut (-4,99%) dopo l’uscita dei conti 2019 che hanno visto l’utile balzare a 370 milioni di euro, in crescita del 203% rispetto al 2018. Il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha riportato ricavi consolidati pari a 1,05 miliardi nel 2019 (+40% rispetto ai € 748 milioni nel 2018) e il reddito operativo consolidato a 445 milioni di euro (+131% rispetto ai € 193 milioni nel 2018). Le attese di consensus degli analisti erano di utili a 371 milioni di euro, ricavi a 1,03 miliardi. Azimut conferma a 300 milioni di euro il target di utile netto per il 2020, assumendo mercati normali.
Continua il momento fortemente negativo delle banche con il settore che in Europa è entrato in Bear Market (-20% dai picchi di periodo). Mentre nella seduta di ieri il duo Intesa-UBI era riuscito a schivare le vendite, oggi sono proprio i titoli delle due promesse spose a soffrire. Per Intesa Sanpaolo il calo supera il 3,8% a 2,0465 euro, peggior dell’altra big Unicredit che limita i cali a -1,55%. La peggiore è stata UBI con -5,84%.
Continua il momento no di Banco BPM che scende di oltre il 4% portando a oltre -16% il saldo delle ultime tre sedute, ossia dopo la presentazione del nuovo piano al 2023. Stando a quanto scrive oggi Repubblica lo scenario di M&A per Banco BPM potrebbe vedere l’entrata in gioco dei colossi francesi già presenti in Italia, ossia Bnp Paribas e Crédit Agricole. Mediobanca Securities non vede le banche francesi muoversi sull’Italia e in generale è fredda anche su altre piste di M&A per il Banco “poiché Unicredit è focalizzata sulla sua strategia di rendimento del capitale e sulla diversificazione dall’Italia”.
Sprofondano anche Saipem e Telecom
Tra i finanziari seduta da dimenticare per Unipol (-4,96%). Close a -5,13% per Saipem.
Infine seduta no per Telecom Italia (-4,68%) che ha annunciato la firma dell’accordo con Google Cloud per la collaborazione tecnologica congiunta volta alla creazione di innovativi servizi di cloud pubblico, privato e ibrido per arricchire l’offerta di servizi tecnologici di TIM. La tlc italiana, si legge in una nota, punta a un’accelerazione nella crescita dei suoi ricavi da servizi tecnologici, con l’obbiettivo di raggiungere 1 miliardo di euro di ricavi e 0,4 miliardi di euro di ebitda entro il 2024.