Notizie Notizie Italia Bond UE: supporto Bce anche nel 2018, Btp ancora interessanti ma c’è rischio elezioni

Bond UE: supporto Bce anche nel 2018, Btp ancora interessanti ma c’è rischio elezioni

21 Dicembre 2017 10:51

Che anno sarà il 2018 per il Btp? Con l’arrivo del nuovo anno l’unica certezza è che partirà la rimodulazione del quantitative easing (QE) della Bce. L’istituto centrale europeo renderà effettiva la decisione di ridurre l’ammontare degli acquisti di asset: il programma passerà dagli attuali 60 mld a 30 miliardi di acquisti mensili e si protrarrà almeno fino a settembre 2018.

Sul mercato i rendimenti dei titoli di Stato, sia core che periferici, stanno progressivamente prezzando l’avvicinarsi della fine del QE con il rendimento del Bund decennale risalito nelle ultime sedute in area 0,40% e il Btp decennale all’1,92% seguendo anche il rialzo oltreoceano dei rendimenti dei Treasury sui massimi a 9 mesi.

Sostegno Bce sarà ancora potente, rischio spread solo in caso di stravolgimenti politici

Il sostegno della Bce all’obbligazionario europeo rimarrà comunque molto forte considerando anche l’attività di reinvestimento delle cedole e dei rimborsi. Nonostante la riduzione del 50% degli acquisti mensili, Marzotto Sim prevede che il controvalore totale reale si ridurrà decisamente di meno in quanto nel prossimo anno sono previsti rimborsi per un totale di 137 miliardi di euro di cui il 78% ovvero 106 mld frutto dei rimborsi dei Titoli di Stato europei.

“Al momento riteniamo il segmento dei corporate investment grade europei il più costoso di tutto il panorama obbligazionario mondiale – rimarca una nota di Marzotto Sim – . Potrebbe rilevarsi una mossa corretta cercare il rendimento nel segmento High Yield dei governativi europei in quanto nonostante la valutazione al di sotto del grado di investimento alcuni Paesi godono del supporto della BCE”.

Tra questi spiccano i Btp che nei prossimi mesi dovranno fare i conti anche con le possibili turbolenze legate all’avvicinarsi delle elezioni politiche italiane, che si terranno con ogni probabilità già a inizio marzo. Di certo il permanere del programma di acquisti Bce offre un importante scudo protettivo per evitare l’eventualità di un’impennata dello spread.

Prefigurando che nel 2018 il supporto della Bce rimarrà comunque corposo, Marzotto Sim non si aspetta movimenti di allargamento degli spread se non dovessero esservi stravolgimenti politici nei Paesi maggiormente rilevanti. Prendendo in considerazione gli anni della tensione sul debito pubblico europeo, dai primi interventi e successivamente all’inizio degli acquisti di bond la BCE ha notevolmente calmierato i tassi di interesse fino a portarli a livelli incredibilmente bassi.