Bond Ferrovie rendono come i Btp, in arrivo un’altra emissione verde per finanziare l’Alta Velocità
Per Ferrovie dello Stato la nuova scommessa è “green”. Dopo il successo ottenuto lo scorso mese di luglio col lancio di un prestito obbligazionario verde da 700 milioni di euro che ha visto la nutrita partecipazione di investitori da tutto il mondo che hanno presentato offerte per oltre 2 miliardi di euro, F.S. pensa di riprovarci. L’Ad Gianfranco Battisti sta infatti sta infatti valutando l’idea di un’altra emissione anche per approfittare delle condizioni favorevoli del mercato e del fatto che la Bce potrebbe sottoscriverli a partire dal 2020.
“Ormai tutti i nostri prestiti obbligazionari sono automaticamente green e questo aumenta l’appeal sul mercato” – ha dichiarato Battisti – spiegando peraltro che la quotazione in borsa di F.S. non è necessaria. “Più volte si è parlato di una Ipo per le Frecce, la gamba più redditizia e di mercato di Trenitalia, ma è un progetto che escludo”.
Il piano industriale 2019-2023
La provvista servirà, oltre che a ottimizzare i costi del debito di Ferrovie dello Stato anche a finanziare l’ingente piano di investimenti del gruppo pubblico che prevede, secondo il piano industriale approvato lo scorso mese di maggio, una spesa di 58 miliardi da qui al 2023 per il trasporto pendolare e per l’acquisto di altri 14 Freccia Rossa 1000. Un piano ambizioso per raggiungere fra quattro anni ricavi per 17 miliardi di euro (dai 12,1 del 2018) e un utile di 800 milioni (erano 600 nel 2018) puntando principalmente sullo sviluppo e potenziamento dell’Alta Velocità (Av). “L’Av nel Paese – ha detto Battisti – ha cambiato la cultura, l’architettura, l’ambiente. Soltanto nel 2018 l’Av ha evitato che 10 milioni di auto percorressero le strade: il treno produce due tonnellate di Co2 in meno rispetto ai mezzi tradizionali. L’Av è già esportata nel mondo. A metà del prossimo anno opereremo in Francia, abbiamo appena vinto una gara in Spagna ed esportiamo anche opere d’ingegneria dagli Usa alla Thailandia”. Quanto al fatto che il Sud ancora aspetta l’Av, “ci stiamo lavorando. Entro il 2026 – conclude Battisti – sarà completata la tratta Napoli-Bari che sarà percorribile in meno di due ore. Incrementeremo dell’1% il Pil dell’area e creeremo 20 mila posti di lavoro”. In sintesi, gli investimenti di F.S. saranno dedicati per 42 miliardi di euro alle infrastrutture (28 per opere ferroviarie e 14 per le strade), per 12 miliardi per l’acquisto di nuovi treni e bus mentre, per 2 miliardi alla realizzazione di metropolitane, e per altri 2 miliardi ai servizi Information Technology.
Rendimenti e valutazioni delle obbligazioni F.S. sul mercato
Le obbligazioni F.S. appartengono all’area “investment grade”(rating BBB per Standard & Poor’s e Fitch) e offrono rendimenti in linea con quelli offerti dai titoli di Stato italiani (Btp). Collocate presso la borsa di Dublino, sono negoziabili anche sulla piattaforma EuroTLX per importi minimi di 100.000 euro e multipli analoghi. L’ultimo bond venduto lo scorso mese di luglio per 700 milioni di euro prezza oggi intorno a 102,75 per un rendimento a scadenza a sei anni e mezzo pari a 0,72% lordo. Di seguito riportiamo tutte le obbligazioni F.S. quotate:
- S. 4,000% 2020 (Isin XS0954248729) prezzo 102,84, rendimento -0,61%
- S. 3,500% 2021 (Isin XS1004118904) prezzo 106,34, rendimento +0,30%
- S. 0,875% 2023 (Isin XS1732400319) prezzo 102,60, rendimento +0,21%
- S. 1,500% 2025 (Isin XS1639488771) prezzo 105,24, rendimento +0,54%
- S. 1,125% 2026 (Isin XS2026171079) prezzo 102,75, rendimento +0,72%
Recentemente l’agenzia di rating Fitch ha rilasciato la valutazione annuale del profilo di credito di Ferrovie dello Stato Italiane confermando – in linea con il 2018 – l’Issuer Default Rating a “BBB” e l’outlook negativo che riflette quello della Repubblica Italiana. Fitch ha confermato il rating “BBB” anche al Programma di emissioni obbligazionarie EMTN da 7 miliardi di euro e ai relativi titoli emessi. Fitch ha inoltre confermato lo stand–alone rating di F.S. Italiane pari a “BBB”.
Anche la Bce sottoscriverà obbligazioni F.S.?
Il prossimo bond F.S. sarà ancor più appetibile, dicono gli analisti, che seguono i collocamenti green. Il mercato delle obbligazioni verdi è in piena espansione e Ferrovie dello Stato è già vicina al suo secondo appuntamento dopo il successo riscontrato lo scorso mese di luglio. Nel dicembre 2019, il mercato delle obbligazioni verdi ha superato la soglia dei 500 miliardi di euro, conferendogli una posizione dominante nel settore del reddito fisso sostenibile, ma ancora meglio farà nel 2020. La Bce è infatti orientata ad avviare un programma di quantitative easing green, nel senso che il programma di acquisto di 20 miliardi al mese di titoli di stato e obbligazioni iniziato a novembre potrebbe trovare una risposta più sostanziosa verso i collocamenti di obbligazioni corporate e governative verdi in rapido aumento.