Notizie Notizie Mondo Boeing paga disastri aerei 737 MAX: cancella guidance 2019 e piano buyback azionario

Boeing paga disastri aerei 737 MAX: cancella guidance 2019 e piano buyback azionario

24 Aprile 2019 16:22

Effetto 737 Max sui conti di Boeing. I disastri aerei dell’Ethiopian Airlines 302 e, ancora prima, del Lion Air in Indonesia non potevano non avere ripercussioni sui risultati di bilancio del gigante aerospaziale americano.

Nel vivo della stagione degli utili made in Usa, Boeing ha comunicato la propria trimestrale – in realtà non pessima- comunicando ai mercati due importanti novità: 1) la cancellazione della guidance formulata per l’intero anno fiscale 2019; 2) la sospensione del suo piano di buyback azionario.

Nel ritirare la guidance per l’intero anno, il gigante americano ha spiegato che l’outlook precedente “non rifletteva gli impatti (provocati dal ritiro) dei 737 MAX“. Di conseguenza, “una nuova guidance sarà resa nota in una data futura”, vista “l’incertezza su quando e in quali condizioni” gli aerei 737 Max torneranno a essere operativi.

La conseguenza più immediata sul bilancio, ha reso noto il gruppo, è stata rappresentata da un aumento dei costi pari a $1 miliardo.

Nessun crollo del titolo, tuttavia, a Wall Street: l’azione Boeing ha ceduto poco più dell’1% in premercato, subito dopo la diffusione della trimestrale, per poi segnare un rialzo superiore a un punto percentuale all’inizio delle contrattazioni. Evidentemente, i mercati temevano il peggio per il colosso, che aveva fatto dei suoi 737 MAX una vera e propria scommessa.

Certo, i numeri del primo trimestre non sono affatto esaltanti: l’effetto dello stop ai suoi aerei 737 MAX (stop deciso da diverse compagnie aeree dopo il disastro dell’Ethiopian Airlines dello scorso 10 marzo) si è fatto sentire, decisamente, sul suo flusso di cassa, che è sceso di quasi -10%, a $2,8 miliardi, rispetto ai $3,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Il motivo principale è stato rappresentato dalle minore consegne dei modelli 737 MAX.

Sul fronte degli utili, il colosso ha riportato nel primo trimestre del 2019 un attivo per azione di $3,16, in linea con quanto stimato dagli analisti di Refinitiv. Il fatturato ha disatteso le stime, ma in misura non importante, attestandosi a $22,92 miliardi, rispetto ai $22,98 miliardi attesi.

Così l’amministratore delegato e presidente di Boeing, Dennis Muilenburg, in un comunicato:

“Nella nostra società, siamo concentrati sulla sicurezza, sul far tornare operativi i 737 MAX, e sul guadagnare e ripristinare la fiducia dei clienti, delle autorità di controllo e del settore aereo”. Il Ceo ha ammesso che questo “è un momento pieno di sfide per i nostri clienti, i nostri azionisti e  la società”.

Boeing ha comunicato anche di aver completato più di 135 tra test e voli di prova con il software aggiornato per il 737 MAX.

Sia la Federal Aviation Administration – ovvero l’autorità federale Usa responsabile dei voli – che diverse autorità di controllo di tutto il mondo, hanno preso la decisione di lasciare a terra il modello, verso la metà di marzo, dopo lo schianto dell’aereo Ethiopian Airlines, seguito per l’appunto a quello, in Indonesia, del Lion Air. I due incidenti hanno provocato la morte di 346 persone.

In particolare, nel mese di ottobre, il Boeing 737 Max utilizzato dalla compagnia low cost indonesiana Lion Air, in partenza da Giacarta per un volo domestico, si è schiantato 13 minuti dopo il decollo, uccidendo tutti i 189 tra i passeggeri e l’equipaggio a bordo.

Lo scorso 10 marzo, l’Ethiopian Airlines diretto a Nairobi si è schiantato anch’esso subito dopo il decollo. L’incidente è costato la vita a tutte le 157 persone a bordo.

Fonti vicine al colosso aereo hanno riportato alla Cnbc che Boeing dovrebbe presentare presto all’FAA un piano con cui intende riparare i problemi del modello MAX.

Intanto, le consegne degli aerei commerciali, a seguito delle decisioni delle autorità e di diverse compagnie aeree di stoppare i voli del modello, sono ovviamente scese nel corso del primo trimestre. Il calo è stato pari a -19% su base annua, da 184 a 149 unità: la flessione si spiega soprattutto con lo stop al 737 MAX che tra l’altro, secondo i calcoli di Goldman Sachs, inciderebbero per il 33% sul fatturato di Boeing in un orizzonte temporale di cinque anni.

Il titolo Boeing, che ha chiuso la sessione di martedì 23 aprile a $374,02, ha guadagnato il 4,4% negli ultimi tre mesi di contrattazione, a fronte del +8,6% messo a segno dal Dow Jones.